Archivio Autore: Marco Cimmino

HO PROVATO A FARE L’ASSESSORE: PERCHE’ ALZO LE MANI E MI ARRENDO

Io sono un animale assolutamente impolitico: se è vero che la politica è l’arte del compromesso, io sono antropologicamente estraneo alla faccenda. Non so mediare, mi fido di tutti, sono permaloso: insomma, a meno che non fossi un capriccioso monarca, il mio apporto alla vita pubblica sarebbe nullo. Ciò nonostante, con una certa dose di incoscienza, il sindaco di un ridente paese della Bergamasca pedecollinare, […]

MINISTRO, RISPETTI LA LIBERTA’ DI UN PRESIDE (ANCHE DI DIRE CASTRONERIE)

Avvalersi di un ruolo, che dovrebbe essere neutro, per rendere più forti i propri argomenti o per dare maggiore incisività alle proprie esternazioni, è sempre una cosa disdicevole. Se, poi, si tratta di argomenti politici e, quindi, per necessità, di parte, la cosa è ancora più disdicevole. Perciò, che una dirigente scolastica gabelli le proprie personali convinzioni per un’oggettiva descrizione del reale è certamente un […]

PERCHE’ LE UNIVERSITA’ E LE SCUOLE SI STANNO DESERTIFICANDO

La scuola si porta appresso un numero imprecisato di maledizioni: dall’aforisma sul fatto che chi non sa una cosa la insegna, alla totale incompetenza di chi dirige la pubblica istruzione, la commenta o l’organizza: gli ultimi articoli sulla scuola italiana, comparsi su prestigiose testate che, evidentemente, si scopiazzano un pochino l’una con l’altra, avvertono in unanime allarme, che gli atenei si stanno desertificando e che […]

SE IL CLOU NELLA CAPITALE DELLA CULTURA BG-BS E’ IL MUSICAL SULLA CARRA’

Ci sono vari modi d’intendere la parola “popolo”. Le parole, sappiamo, spesso cambiano di significato, attraverso i secoli. I primi Romani, ad esempio, chiamavano ‘paganus’ uno che veniva dalla campagna: poi, col Cristianesimo, il termine è passato ad indicare chi non faceva parte della ‘civitas christianorum’. Nel Medioevo, ‘ragione’ significava, a un dipresso, ‘giustizia’. Proprio nell’Età di mezzo, il termine ‘popolo’ si usava come sinonimo […]

LETTERA ALL’UNIVERSITARIA PIAGNONA

Non ho voglia, francamente, di vestire una volta di più i panni del laudator temporis acti: del vecchietto che ammorba il mondo con i suoi ricordi di un’epoca lontana e felice. Non è così: la mia epoca sarà pure lontana, ma non era particolarmente felice. E massime sul versante degli studi. Perché, per dirvela tutta, ai miei tempi ci tiravano un mazzo mica da ridere. […]

UNA VOLTA I LIVIDI CE LI AVREBBE FATTI PAPA’

Vabbè, per raccontarvi che da ragazzini si è tutti un po’ grulli mica servirebbe un elzevirotto: ci siamo passati tutti e, più o meno, ne conserviamo buona memoria. Ai miei tempi, nel giro degli amici delle medie, invidiavamo un tal Guizzetti, che si era fatto comprare degli orrendi stivaletti violacei da cowboy: erano lo stato dell’arte e, anche se, in fondo in fondo, facevano recere […]

CANTATE E RIDETE, MA NON USATE ANCHE LA TURCHIA PER FARE SHOW

Probabilmente, c’è una sola cosa peggiore dell’indifferenza, in materia di tragedie collettive: e questa è la cosiddetta “carità pelosa”. Di fronte al male che colpisce la gente, gli altri, appropriarsi del dolore altrui per fare bella figura è perfino più ripugnante del girarsi dall’altra parte. Così, mescolare siparietti agrodolci, risate a comando e pettegolezzi assortiti a pipponi strappalacrime sulla catastrofe che si è abbattuta sulla […]

IL NUOVO STATUS SYMBOL DELLA FRANCIA: IL FIGLIO GENIALOIDE

Forse, i più generosi tra voi ricorderanno la mia modestissima crociata contro l’accanimento diagnostico, relativo ai DSA: gli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento. Io sostenevo che, nel mondo della scuola, non lasciare per strada nessuno è cosa buona e giusta, ma che, al contrario, è cosa pessima e del tutto ingiusta sacrificare il potenziale degli eccellenti, costringendoli a ripetere per mesi le stesse cose, finchè […]

SE PER SALVARE LA SANITA’ CHIEDIAMO IN GINOCCHIO QUALCHE MEDICO A CUBA

C’era una volta un mondo in cui l’Italia, garbata e ricca nazione europea, inviava aiuti all’America Latina: è giusto, pensavamo, noi stiamo meglio ed è nostro dovere aiutare chi sta peggio. E, poi, con i Sudamericani abbiamo un rapporto speciale: ci sono simpatici, diciamo. Era un mondo così: allora, Cuba era considerata un posto in cui andavi per sciropparti i pipponi su Che Guevara, dove […]

NO AL CELLULARE IN CLASSE, SI’ SE SERVE: STA A VEDERE CHE C’E’ UN MINISTRO DECENTE

Vamonos, Valditara: bene così! Il nuovo Ministro della pubblica istruzione (e magari pure del merito) ha appena emanato un provvedimento che proibisce l’uso dei cellulari a scuola, fatte salve le necessità didattiche. Onestamente, speravo di diventare io il Ministro e ci avevo fatto un pensierino; però, devo dire che mi accontento anche di un altro che faccia le cose che dico io: diciamo che il […]

PER NON ABBANDONARE LA SCUOLA BISOGNA STARCI BENE

Vediamo di capirci qualcosa: si fa presto a dire “abbandono scolastico”, sempre di più e sempre peggio se sono vere le ultime statistiche, come si fa presto a proclamare la guerra all’abbandono medesimo, salvo non fare niente. Le ragioni per cui tanti studenti, decine di migliaia, praticano o meditano l’interruzione della frequenza sono molteplici, ma vedrò di indicarne due o tre, tanto per farci un’idea […]

EUREKA, COSI’ GUARIRA’ LA NOSTRA SCUOLA: DEVE DIVENTARE FINLANDESE

C’era una volta la scuola all’italiana: magari, era un tantino selettiva e discriminava qua e là sul piano sociale, però tutti ce la invidiavano e i nostri geometri, i nostri medici o i nostri filologi erano piuttosto apprezzati sui mercati internazionali. Poi, è venuto il Sessantotto, o, meglio, quel malanno cronico che si chiama “Sessantottite”: ovvero la bella pratica di criticare, sbeffeggiare e voler cancellare […]