La sindrome del ghetto, la mitologia del “cul de sac”, è viva e lotta insieme a noi. C’è qualcosa di perverso e di ammaliante nei sentimenti dell’assediato: secoli di letteratura e d’arte hanno creato e pietrificato un’immagine eroica e psicologicamente molto efficace, che ancora oggi gode di ottima salute. In effetti, fin dagli albori della nostra civiltà, aedi e citaredi hanno cantato le gesta del […]
Archivio Autore: Marco Cimmino
Gli è tutto sbagliato, gli è tutto da rifare. Il celebre tormentone introdotto da Gino Bartali, nelle sue comparsate televisive, si attaglia ancora benissimo a quella baraonda delirante che è il mondo della scuola. Premessa: gli insegnanti e, soprattutto, i dirigenti vanno valutati. E’ uno dei principali controsensi della pubblica istruzione italiana il fatto che nessuno venga mai giudicato per quel che vale e che […]
Roma, interno giorno. Nell’ufficio c’è aria di chiuso e un moderato disordine: dalla finestra filtrano, attutiti, i rumori della strada. Alla scrivania, coi gomiti appoggiati sul piano di lavoro, c’è il nostro funzionario: lo chiameremo X. Ha il compito di preparare, alla bell’e meglio, una locandina sul centenario del Milite Ignoto: proprio a lui dovevano rifilare questa seccatura! E solo perché è l’unico di tutto […]
Trieste, ombelico d’Italia. Trieste meravigliosa e discreta. Trieste, dove il tasso di contagio è quattro volte quello del resto della regione. Trieste, che sembrava l’epicentro di una rivolta di massa e che si è ritrovata semideserta, silenziosa, quasi dimenticata. E il povero Puzzer, che a me, personalmente, è simpaticissimo, si è dimesso: probabilmente, dopo aver capito che sull’attaccapanni della ribellione dei portuali, peraltro assai civile, […]
Bergamo è città meravigliosa: ricca di storia e di bellezze paesaggistiche. A buon diritto, insieme all’amata-odiata cugina, Brescia, sarà capitale della cultura nell’anno 2023. Naturalmente, per giungere preparati a questa importantissima scadenza, ci si deve attrezzare: già una volta, Bergamo si è fatta battere da Matera per un banale equivoco nella compilazione del progetto concorrente, che sembrava più un encomio solenne alla città che, appunto, […]
I totalitarismi, per campare, devono sempre inventarsi qualche trovata pubblicitaria: saluti con la baionetta, passi dell’oca e simili amenità. Spesso e volentieri, questi tic demenziali tendono alla dimostrazione di eminenti qualità virili, quando non della virilità tout court: la sfilata degli imponenti missili balistici SS20 sulla Piazza Rossa appariva, all’occhio scanzonato dell’umorista, come un’esibizione fallica, indirizzata ai rivali americani. Insomma, io ce l’ho più grosso […]
L’Italia è, tra le altre cose, anche il Paese in cui, quando qualcuno detiene una qualche forma di potere, viene omaggiato, senza essere rispettato: anzi, per solito, gli si attribuiscono dietro le spalle nefandezze d’ogni genere, guardandosi bene, però, dal proclamare le proprie accuse alla luce del sole. Insomma, siamo un popolo di sospettosi, ma non di eroi. Chiunque di noi abbia affrontato, ad esempio, […]
Bisogna dire che la lettura di “Repubblica” induce quasi sempre ad un cauto ottimismo: un paio d’anni fa, vi veniva data la notizia del decremento del quoziente intellettivo dell’uomo occidentale che, secondo un calcolo del norvegese centro di ricerca Frisch, calerebbe di sette punti a generazione. Il che starebbe a indicare che, più o meno tra cento anni, un milanese avrà il QI di un […]
Verso la fine degli anni Novanta, partecipai a un gruppo di lavoro internazionale, all’interno di un progetto didattico europeo, che si chiamava “Progetto Leonardo”. Naturalmente, non condividevo una virgola di quel grottesco coacervo di astrusità pseudo-formative, ma mi tirarono a bordo perché parlavo sia il francese che l’inglese e possedevo qualche giacca di buon taglio. Paradossalmente, il tema in discussione era: “Jamais un jeune Européen […]
Stando ai dati pubblicati da “Repubblica”, un sacco di gente ha iniziato a tenersi i figli a casa e a farli educare da precettori o a educarli, come si dice, in proprio. Il fenomeno, attivato dal forzato isolamento dettato dalla pandemia, pare aver preso piede, soprattutto tra gli alunni delle elementari, per i quali, evidentemente, è più facile trovare sostituti ai maestri, per svariate ragioni […]
Com’è noto, la scuola italiana si fonda su due caposaldi epistemologici: il primo è l’abuso della lingua inglese, trasformata in una sorta di miniera di definizioni, che esistono, perfino più efficaci, anche in italiano, ma vuoi mettere? Il secondo è l’utilizzo, se possibile ancora più alluvionale, di acronimi e sigle assortite, che rendono definitivamente incomprensibile ai comuni mortali l’operato del circo: PEI, PdP, DSA, BES… […]
Sono ventisette anni che Bruno Vespa conduce “Porta a Porta”: è uno dei programmi più longevi della televisione e già questo fa notizia. Riprendendo con la nuova stagione, la Rai ce lo ripresenta con trionfale orgoglio. Nel frattempo, il Nostro ha anche sfornato un numero impressionante di libri, più o meno interessanti, ma che hanno comunque vinto al botteghino, vuoi per la notorietà del conduttore, […]