CALMA, ABBIAMO VINTO SOLO IL SORTEGGIO

di TONY DAMASCELLI – Compressa, nel senso di schiacciata, tra la serie A incasinata di arbitri e Var e la Champions league che promette denari e lapilli, ecco che l’Italia di Mancini ha fatto sentire la sua voce portando a casa un bel gratta e vinci dal sorteggio mondiale. Svizzera, Nord Irlanda, Bulgaria e Lituania, l’atlante azzurro si riempie di bandierine simpatiche, ma suggerirei un anticoncezionale per facili euforie. In tivvù ho già ascoltato pronostici semplici e scontati, dosi industriali di ottimismo, praticamente siamo già con gli emiri del Qatar, basta scegliere l’harem, sorry l’hotel e scendiamo in campo.

Preferirei ripensare ad alcuni precedenti, partendo dall’ultima av-Ventura con la Svezia, ma tenendo bene in conto gli irlandesi di Belfast. Ero un bambino ma ho ricordo vivissimo di quelle due partite di Belfast, trasmesse dalla tivvù in bianconero con la voce di Nicolò Carosio. A dicembre ci picchiarono per rabbia, infatti Foni, nostri cittì, non aveva accettato di giocare la partita ufficiale in assenza dell’arbitro bloccato dalla nebbia a Londra, gli irlandesi avevano proposto di utilizzare un loro affiliato, Mitchell, ma la nostra federazione si oppose con diplomazia da hooligan e così in campo volarono tacchetti e cazzotti con la folla che invase il prato di polvere e sudore e sangue.

Un mese dopo, era metà gennaio del Cinquantotto, la nebbia si era allontanata da Londra, l’arbitro Szolt si presentò, fischiò e le buscammo due a uno, niente mondiale in Svezia là dove si appalesò tale Pelè.

Dunque calma con le bandiere e le trombette, l’Italia di Mancini è bella fresca, i giovani virgulti promettono il colpo a sorpresa, ma prima del Qatar c’è l’Europeo e qui dovremo togliere la maschera e speriamo anche la mascherina.

Il sorteggio è un bel gioco, ma dura poco. Nell’attesa si sono smarrite le notizie di Ventura Giampiero che fu.

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