TRE CONSIGLI PRATICI PER LA FELICITA’

di ALBERTO VITO (responsabile Psicologia Clinica ospedale dei Colli di Napoli) – Sono molti i manuali che consigliano come conservare la salute, promuovendo adeguati stili di vita, facendo attenzione all’alimentazione, all’attività fisica, ecc. Ma come si mantiene la salute psicologica? Qualche piccolo consiglio, pronto all’uso.

1) Il vittimismo fa male. Le persone che si lamentano troppo stanno male e fanno star male chi è vicino. Utilizzare i propri malesseri per richiamare l’attenzione altrui è purtroppo un comportamento diffuso, che in genere si apprende in famiglia. In parte è un meccanismo inevitabile: il neonato piange le prime volte perché ha una sofferenza fisica, in genere fame o doloretti. Ma già dopo poche settimane impara che, se vuole l’attenzione della madre, può piangere e lei giustamente accorre. E’ il comportamento corretto, ma inevitabilmente insegna anche altro, a utilizzare i malanni per essere al centro dell’attenzione. Non è male desiderare di essere pensati, coccolati, ma occorre saper richiamare l’attenzione altrui per i nostri pregi, per le nostre capacità e non per i nostri timori. Non bisogna essere accontentati perché stiamo male, ma perché le nostre scelte fanno star bene.

2) Accontentarsi è anche una virtù. Nella nostra cultura competitiva accontentarsi viene percepito spesso come un difetto, circondato da un alone negativo. Implicitamente, si enfatizza l’aspetto rinunciatario connesso all’accontentarsi. Eppure, questo è l’atteggiamento giusto per vivere bene. Chi gode di ciò che ha, pur sapendo che non è tutto; chi apprezza i propri risultati, senza ignorare che altri ottengono di più, vive decisamente meglio. Gode, senza grosse invidie. Semplificando, le persone si possono dividere in due categorie. Entrando in una stanza nuova, c’è chi scopre subito i difetti e le magagne e chi invece si concentra sugli aspetti funzionali e piacevoli. I primi, quelli che si concentrano sulla risoluzione dei problemi, sono più utili all’evoluzione collettiva, ma è indubbio che i secondi vivano e facciano vivere meglio.

3) Come è scritto nei libri saggi di ogni cultura e ogni epoca, far del bene fa star bene. E’ una verità semplice e profonda. Essere attenti agli altri, sentirsi utili, non essere eccessivamente autocentrati aiuta a star bene. Crea benessere e a volte felicità. In fondo, semplificando assai, chi fa del male sta anche male.

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