LA STORIA DEL READING E QUEI CINESI DA DEPROFUNDIS

Importante porto commerciale già ai tempi dell’occupazione romana, accoccolata sulla confluenza del Kennet con il Tamigi nell’Inghilterra del sud non lontana da Londra, la città di Reading conta circa 233.000 abitanti e va senz’altro definita “ridente” come usa in letteratura: ricca di storia, cultura e opere architettoniche di grande pregio, è invasa da turisti e studenti universitari che lo rendono uno dei posti più mondani del Paese (nato da un distaccamento di Oxford, l’ateneo è indipendente da più di un secolo). Ricca di locali, ristoranti e centri commerciali, è soprannominata la capitale della Valle del Tamigi per la sua collocazione geografica.

Fu qui che Oscar Wilde venne arrestato per oltraggio alla decenza – con la colpa di essere omosessuale – e trascorse 2 anni nelle carceri locali. Nelle celle di Reading scrisse il “The profundis” e, subito dopo il rilascio, raccontò la sofferenza della prigionia nel libro “The ballad of Reading Gaol”, dal nome stesso del carcere. Un altro assai poco significativo picco di popolarità fu raggiunto da Reading un anno fa, quando la stampa locale e nazionale mise in prima pagina il bando dell’hashtagh #rdg da parte dei suoi cittadini: rdg è la forma confidenziale usata nelle conversazioni scritte e parlate quando si parla della città di Reading, appunto, ma l’acronimo fu usurpato dal cartone animato giapponese “Red Data Girl” divenuto popolarissimo tra i giovani britannici. I quali avevano appunto scalzato (“usurpato”, secondo gli abitanti della Capitale della Valle del Tamigi) l’hashtag #rdg riferendosi alla serie…

Bel altro peso sta avendo in queste settimane l’insurrezione dei tifosi del Reading Football Club, detti “biscotti” per la presenza in zona di uno dei biscottifici più famosi dal 1871, quando la società fu fondata. Fu solo più di un secolo dopo, però, che riuscì l’impresa: nella stagione 2005-2006 conquistò la sua prima storica promozione nella massima serie, ossia in Premier League, con il più largo anticipo sulla fine del campionato dal Dopoguerra: la squadra totalizzò infatti 106 punti in serie B (record per un torneo professionistico inglese), uscendo sconfitta soltanto in 2 incontri su 46 disputati e rimanendo imbattuta per 33 turni, con un totale di 99 gol segnati nell’arco del campionato. Restò in Premier solo 2 stagioni, ci tornò nel 2012 e stavolta solo per un anno.
Oggi la situazione è precipitata. Di recente la partita casalinga con il Port Vale è stata sospesa dopo un quarto d’ora di gioco per invasione di campo. I sostenitori della squadra biancorossoblù hanno invaso il campo per protestare contro la proprietà cinese di tale Dai Yongee. La sua gestione è un disastro ed è costata fino ad oggi la prima retrocessione della storia in serie C, una penalizzazione di 16 punti per mancati pagamenti degli stipendi in 3 occasioni (la più lunga e recente lo scorso novembre), il blocco del mercato per 5 stagioni a causa della situazione finanziaria al collasso. Dai Yongee ha tagliato tutti i costi: niente più hotel in trasferta, si parte e si torna lo stesso giorno delle partite; stop al catering nel centro sportivo e solo cibo riscaldato (così che i giocatori hanno iniziato a portarselo da casa…); cessione dei giocatori più importanti senza avvisare l’allenatore. Infine, la disposizione più grave che ha finalmente fatto trasalire la Lega inglese: il divieto assoluto di rilasciare interviste e di apparire in pubblico!
L’English Football League ha multato con 80.000 sterline il Reading, invitando pubblicamente Dai Yongee a vendere le sue quote. Presto l’EFL incontrerà i tifosi della squadra per decidere quale strada intraprendere, ma la giurisprudenza non lascia molte alternative: amministrazione controllata e ulteriore retrocessione (che se non altro comporterebbe il siluramento della proprietà e una ripartenza senza debiti) o il fallimento.
Reading in inglese significa lettura. Torna d’attualità leggere il “De profundis”, anche se da quelle parti ne avrebbero fatto a meno: il testo era già molto famoso ben prima dell’arrivo dei cinesi…

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