IL GENIO DEL BRACCIO FINTO E’ GIA’ UN EROE NO VAX

Nuovo cinepanettone, si gira a Biella, titolo: “Il Braccio deficiente della legge” o se preferite “Il Mutilato ignoto”. Interpreti: un cinquantenne odontoiatra radiato dall’albo, un’infermiera, un medico, carabinieri vari.

Trama: il tizio si presenta al centro vaccinale della ridente, si fa per dire, cittadina del Piemonte, celebrata dal Carducci, qui non salta il camoscio ma scivola la volpe. L’ignoto uno ha prenotato l’appuntamento, ha rispettato diligentemente la fila, si è preparato alla somministrazione, in verità lui è uno di quelli che è tutta una truffa, un inganno antidemocratico, una speculazione delle case farmaceutiche, chissà cosa ti iniettano e chi mi dice che, in fondo questi sono in crisi di personale, vado a dar loro una mano, magari mi allargo sull’articolo.

Ha studiato un piano per farli fessi tutti, parto, mi presento, mostro il braccio ma non è quello vero. Trattasi di protesi in silicone, non certamente da invalido, reduce di guerra o infortunio sul lavoro: un busto di scena, una bella carnevalata in faccia al virus.

Come Marcello Mastroianni ne “I Soliti Ignoti”, ha nascosto il braccio vero dentro la camicia e maglione, si è aggiustato con quello farlocco, Marcello lo faceva per arraffare una macchina fotografica al mercato di Porta Portese. Arrivato il turno, si è accomodato sulla sedia, ha tirato su la manica e ha mostrato fieramente il braccio (in silicone) all’infermiera che aveva preparato fiala e siringa.

Qui il film ha offerto il grandissimo colpo di scena, un attimo prima di provvedere a infilare l’ago nella pelle, l’infermiera ha voluto palpare quell’arto così bello, di colore rosa, quasi perfetto, un po’ strano per un cinquantenne nemmeno palestrato. L’ignoto biellese ha voltato lo sguardo, poi, beccato con il sorcio in braccio, ha tentato l’approccio, una strizzatina d’occhio, l’infermiera ha ritenuto di trovarsi di fronte un portatore di handicap, si è commossa quasi per avere messo a disagio il paziente, si è pure scusata e gli ha chiesto allora di preparare l’altro braccio. Seguendo la tesi grillina uno vale uno e quindi anche l’arto opposto era gommoso al tatto, di bel colore, e, colpo di scena si è appalesato tutto il busto in silicone, un burattino insomma, un falso d’autore.

L’infermiera ha avvisato il medico che aveva provveduto all’anamnesi, sono stati convocati i carabinieri, il protagonista ha cercato di spiegare che in fondo bisogna sdrammatizzare. Nemmeno uno scherzo, tutto programmato da un mese, con una chat no vax su Telegram : ”E se andassi a vaccinarmi con un braccio finto?”, detto, scritto, fatto. Anzi strafatto.

I carabinieri, accorsi sul luogo, stavano per mettere le manette ai polsi sbagliati. Lo scherzo si è trasformato in denuncia per truffa, ma come accade nelle migliori farse, per il popolo contrario al green pass e al vaccino, il falso mutilato è già un eroe, un monumento della resistenza alla dittatura sanitaria. Per la cronaca, il tronco in silicone è stato sequestrato e giace negli archivi della caserma dei carabinieri. Non ci sono più i mezzi busti di una volta.

2 pensieri su “IL GENIO DEL BRACCIO FINTO E’ GIA’ UN EROE NO VAX

  1. Fiorenzo Alessi dice:

    Egr. Tony Damascelli,
    Vado…a braccio : il Tizio in questione è più cretino, imbecille o, come lei sostiene , solo un deficiente nell’esercizio delle sue funzioni ?
    Non credo possa aversene di questi titoli onorifici.
    Come direbbe un noto giornalista , signore in Bergamo, “..è fattuale”.
    Cordialità.
    Fiorenzo Alessi

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