TERRAPIATTISTI AL 6%

Bisogna sempre prendere con un minimo di prudenza tutti gli studi sulla società che gli istituti specializzati ci riversano a ciclo continuo. Sondaggi, rilevazioni statistiche, rapporti sociologici non sono fotografie nitide, ma hanno sempre contorni sfuocati e indefiniti, che soltanto un fesso può prendere per oro colato, a scatola chiusa, come dogma religioso.

Adesso che mi sono sciacquato la coscienza, vado dritto al punto: l’ultima relazione del Censis (che per rinfrescare la memoria metto per esteso, Centro Studi Investimenti Sociali) mi ha letteralmente stordito. Non tanto e non solo perchè ci spiega che la pandemia ha reso l’Italia un po’ più povera e un po’ più astiosa: questo l’avevamo capito tutti guardando dal balcone.

La notizia veramente saliente, almeno per me, è che alcuni italiani siano tuttora convinti di una verità ritenuta pateticamente antiquata, diciamo pure teneramente sepolta: alcuni italiani credono ancora che la Terra sia piatta. C’è tanto di percentuale: 5,8 per cento. Cioè sei su cento di noi. Non un gruppo da ridere. Li avesse Renzi certi numeri.

Senza sprecare spazio per decidere se sia più assurdo credere alla Terra piatta o a Renzi, restiamo al dunque. Naturalmente, non siamo di fronte a una battuta da osteria, tanto per dire: la fonte è ritenuta autorevole, una delle più autorevoli. Il Censis è un istituto di ricerca socio-economica fondato nel 1964, che dal 1967 prova la febbre all’Italia con il suo Rapporto, “considerato il più qualificato e completo strumento di interpretazione della realtà italiana”.

E allora dobbiamo solo farcene una ragione. Sei italiani su cento credono che la Terra sia piatta. Inutile qui spremerci per decidere se siano ingenui creduloni o perfetti cretini. Prima di metterci a ridere, conviene mantenere un certo contegno, perchè in fin dei conti, in modi diversi, più o meno, tutti quanti abbiamo i nostri bravi scheletri nell’armadio.

C’è chi crede che il Covid non esista, anche se magari sono gli stessi che credono alla Terra piatta, chi può dirlo. Ma allargando il discorso: c’è chi crede che dopo ne usciremo migliori, c’è chi crede che abolendo gli scritti la scuola diventi seria, chi crede che le cene ad Arcore fossero incontri di lavoro, chi crede che il Pd sia un partito di sinistra, chi crede che Salvini sia uno statista, chi crede che gli arbitri non subiscano la sudditanza psicologica, chi crede che Agnelli Junior non sapesse niente dell’esame di italiano del simpatico Suarez, chi crede che i virologi non siano vanitosi, chi crede che la giustizia sia uguale per tutti, chi crede che i Maneskin siano i Rolling Stones, chi crede che l’Europa si farà carico dei migranti, chi crede che la Littizzetto faccia ridere, chi crede che in Rai stia arrivando la meritocrazia, chi crede che eccetera, eccetera, eccetera.

Tutti, ma veramente tutti crediamo a qualcosa o a qualcuno senza prenderci un granchè. Fatta questa severa e doverosa autocritica, diciamolo però serenamente: questi della Terra piatta sono fuori soglia, nel 2021. Sono fuori. E oltre tutto non è nemmeno questa la loro convinzione più ridicola: sono pure convinti di essere i più intelligenti di tutti.

Un pensiero su “TERRAPIATTISTI AL 6%

  1. Fiorenzo Alessi dice:

    Egr. Dott. Cristiano Gatti,
    Non ci penso nemmeno ad incensare il CENSIS.
    Uno si aspetta un Centro Studi d’eccellenza, funzionale a qualificati ed importanti Investimenti Socio Economici , e si ritrova un pochino in imbarazzo nel constatare quale sarebbe , invece, la realtà del Bel Paese .
    Peraltro, il problema è sempre l’interpretazione che ognuno attribuisce agli esiti di questi studi : se ritenerli motivati e fondati, oppure da avanspettacolo. Neppure di prim’ordine.
    In questo caso , emergendo tratti d’incoscienza che un pelino mi allarmano , un’idea del poderoso studio del CENSIS me la sono fatta.
    Ma preferisco tenerla per me , senza neppure scomodare la coscienza.
    Cordialità.
    Fiorenzo Alessi

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