UNA PREGHIERA A PUTIN: CON L’UCRAINA PRENDITI ANCHE PUPO

In un’altra vita, tanti anni fa, Pupo era un (pessimo) cantante che citavamo solo come macchietta per ridere tra amici. Da un po’ di tempo, grazie alla deriva trash della televisione – ma forse faremmo prima a dire dell’Italia intera -, è riaffiorato come opinionista e mezzo guru in giro per salotti, prontamente ripreso nelle interviste dei giornali che cercano il suicidio correndo dietro alla tv. D’altra parte, il revisionismo e il candeggio operato da certi pensatori, primo fra tutti Veltroni, ha sdoganato e ripiazzato tante macchiette di altre epoche, come dimenticare Alvaro Vitali, allora signore del pecoreccio più ributtante: dopo la benedizione di monsignor Veltroni, è una nuova icona del cinema italiano.

Così, negli ultimi anni, Pupo ci ha informati che.

Punto primo, un contrordine: lui non è mai stato un cantante di margine, buono per le balere di riviera, ma anzi è un bohemien genialoide, scapigliato e creativo, insomma un artista in senso pieno e totale, e come tutti i veri artisti portato alla ribellione, all’anticonformismo, alla vita svitata.

Da qui, l’inevitabile esistenza border line, tipo Morgan de noantri, dissoluta il giusto, giusto nei tempi e nei modi giusti per giocarsi anche l’anima nelle bische.

A seguire, la famiglia allargata esibita in faccia a noi conformisti benpensanti, fermi alla monogamia: lui si mostra con orgoglio con la sua formula tre, moglie e amante sotto lo stesso tetto, si sta da dio, ci vogliamo tanto bene, che c’è di strano, non sapete cosa vi perdete.

Ultimamente, il messaggio più alto: io Pupo sono un ambasciatore di pace, tutti pensano che vada a cantare da Putin per mendicare quattro soldi, che sia uno senza morale e senza scrupoli, che il cinismo e l’egoismo siano i valori guida del mio carattere, in realtà io Pupo “vado in trincea” e porto un messaggio di distensione, io Pupo non vi dico che Putin è una brava persona, ma basta che qualcuno me lo chieda e potrei dirlo tranquillamente.

Grazie a questa etica e a questa estetica, Pupo è diventato un grande personaggio del dibattito italiano. Una figura centrale. Che fa parlare e fa discutere.

Per quanto mi riguarda, non riesco più a sentirlo. Ha detto abbastanza per implorare Putin di non restituircelo più.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *