TUTTI IN FUGA DA RONALDO

E’ come quella storiella dell’avvocato che espone al suo assistito i punti della controversia, indicandoli uno a uno col dito sul foglio: “Qui vinciamo, invece lì lei perde. Qui siamo fortissimi, piuttosto è là che lei è debole. Qui siamo davvero vincenti, mentre lì perde lei di sicuro”.

Se si vince vinco io, se si perde perde lei, perdete voi. Cristiano Ronaldo si sta congedando dal Manchester United, piazzatosi sesto nella classifica finale della Premier e quindi escluso dalla prossima Champions League: “Esclusi voi, io no. Io gioco la Champions ininterrottamente da 20 anni, non mi fermo certo adesso”, adesso che ne ha 37.

Quindi? Quindi cercasi club che gioca in Champions disposto ad accollarsi i 30 milioni di euro (26,52 di sterline) di ingaggio anche solo per una stagione. Ma l’asta per ora è andata deserta: solo qualche rumors, la Roma per esempio, qualche flebile vocina dalla Francia, fatto sta che al momento l’unica ipotesi plausibile sembra lo Sporting Lisbona. Per la gioia di mammà che avrebbe Cristianuccio vicino per un anno. Cara signora, non si faccia troppe illusioni però (scrive la stampa portoghese): lo Sporting non sembra disporre di tutti questi soldi.

Quindi? Quindi una chiacchierata di ore con l’allenatore dello United, Ten Hag, organizzata martedì al centro sportivo dei Red Devils a Carrington, dove CR7 si è presentato alla guida della sua Bentley, con il procuratore Jorge Mendes a destra e il factotum inseparabile sul sedile posteriore. Fumata nera, poi sgommata di Ronaldo per lasciare il quartier generale del Manchester, dove non si ferma per allenarsi. E tantomeno andrà con i compagni in tournée in Australia e Thailandia “per motivi familiari”: mammà lo aspetta a Lisbona, qui vinco io, lì perdete voi.

Hanno messo di mezzo anche Sir Alex Ferguson, guru secolare del club, ma a 80 anni “Fergie” si muove solo per qualche riunione del club e una birretta in giardino. Ha chiuso con le mediazioni, l’ultima delle quali riportò CR7 all’ovile giusto un anno fa dopo tanto peregrinare tra Madrid e Torino.

Ora la questione è difficile: il ragazzo è ancora in ottima salute, da far invidia ai nostri vecchietti Giroud DiMaria Ibra Dzeko… Nell’ultima stagione infatti il portoghese ha segnato un terzo delle reti del suo club, in stagione 38 partite con 18 gol in Premier e 6 in Europa. Qui vinco io, qui invece perdete voi.

Il ManUtd lo vorrebbe, forte di un contratto. Cristianuccio ambisce a farsi un’altra Champions, con le buone o con le buone perché con la cattive qui vincono loro e qui perdi tu.

Bisogna trovare una soluzione prima di settembre, forse l’unica è tagliarsi sensibilmente lo stipendio visto che il companatico familiare quotidiano (con un patrimonio di 1 miliardo di euro) sembra assicurato per qualche generazione. Ha bussato in queste ore l’Atletico Madrid, avversario storico dai tempi del Real, ma irriso volgarmente da CR7 anche nei recenti tempi alla Juventus. Nemmeno questa strada sembra ragionevolmente percorribile: i tifosi dell’Atletico, i “materassai” (colchoneros), non lo vogliono nemmeno dipinto. E’ partito sui social della capitale spagnola, lato B calcistico, il lungo hashtag: “Meglio perdere che vincere con lui”. Insomma, qui perdiamo noi, tu vinci da un’altra parte. Saludos y gracias.

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