SI SENTIVA IL BISOGNO DELLA GUERRA A LUKAKU

Comunicato numero 1: “Il giorno del ritorno più sgradito si avvicina, facciamoci trovare pronti. Il 29 ottobre è una data da segnare in rosso per far sentire tutto il disgusto che proviamo verso chi ci ha voltato le spalle nel modo più indegno Un personaggio che si è dimostrato un piccolo uomo, perché prima di essere un campione bisogna essere uomini e saper rispettare la parola data; ti abbiamo difeso a spada tratta e ci hai ripagato voltandoci le spalle. Prima dell’incontro con la Roma la Nord distribuirà, in allegato alla fanzine, 50mila fischietti da utilizzare a perdifiato ad ogni tocco di palla di chi ha tradito la nostra maglia. Facciamo vedere a tutti come merita di esser trattato chi si è mostrato indegno di indossare i nostri colori”.

Il nome e il cognome non sono mai precisati, trattasi di Romelu Lukaku, l’infame, il traditore, il fellone, l’ultimo giuda del calcio, colpevole di avere abbandonato la sposa promessa per filarsela altrove, prima filtrando con la odiatissima Juventus, quindi unendosi, per ora part time fino a fine stagione in prestito, con la Maggica, attirato dalla città eterna, dai denari dei padroni americani, dal misirizzi portoghese, che però eviterà i fischietti dei suoi amanti che hanno memoria simile al mantice della fisarmonica, si apre e si chiude seguendo la melodia.

Cinquantamila fischietti a soffiare aria che svuota altrettanti cervelli, il sibilo è una furbata per evitare i buuu che sarebbero stati interpretati come insulto razzista, penso che Lukaku possa ricorrere ai tappi in silicone anti rumore ma rischierebbe di non udire le parole dei compagni di squadra ed eventuali rimproveri dell’arbitro.

Siamo in farsa totale, il teatro del football prevede guitti a bordo campo, intendo allenatori sguaiati negli strilli e nelle posture, saltimbanchi in partita, pronti a giacere al primo soffio, a questa compagnia di giro si aggiungono i cinquantamila zufolanti sulle tribune.

Inter-Roma è una nota a margine, non so che cosa possa accadere nel caso in cui il fellone belga dovesse segnare un gol. Qualcuno potrebbe ingoiare il fischietto.

Comunque ci sarà la partita di ritorno e suggerisco un’idea ai tifosi romanisti: preparino la vendetta, cinquantamila ululati per il traditore Mikhitaryan, uno a uno e palla al centro.

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