Sulla mia juventinità credo non ci siano dubbi: chi mi conosce, lo sa. Ma qualche dubbio mi assale, sento un disagio che comincia ad essere insopportabile. Va bene che il tifo è irrazionale, ma non è tollerabile che si segua garruli gli imbecilli. Che questi, dopo aver rotto per l’Allegri da cacciare, ora alzino l’asticella contro Mattia De Sciglio, reo secondo questi illuminati benpensanti di essere semplicemente un “infame, uno sbirro, un traditore, un uomo di…” (questi illuminati addebitano al difensore la “colpa” di aver fornito agli inquirenti della Procura di Torino i messaggi della chat privata dei giocatori juventini in merito alla questione stipendi, tema che rappresenta il cuore dell’Inchiesta Prisma che ha terremotato il mondo bianconero. Il tutto nasce da un articolo apparso nei giorni scorsi sul sito della “Gazzetta”, nel quale proprio De Sciglio e De Ligt (oggi al Bayern Monaco) venivano indicati come coloro che avevano fatto finire nelle mani dei pm gli screenshot nei quali l’ex capitano Giorgio Chiellini informava i compagni di squadra sulle trattative con la società durante il lockdown a causa della pandemia. In quella discussione, l’ex capitano bianconero spiegava loro come il club volesse che la comunicazione all’esterno fosse che i calciatori avrebbero rinunciato a 4 mensilità, quando loro invece sapevano che tre le avrebbero recuperate). Totale: è probabile che il nuovo assetto societario, anziché trattenere De Sciglio magari come simbolo di una nuova identità juventina da ricostruire, lo inviteranno ad andarsene, proprio come sopra: un traditore e un pezzo di.
Stessa sorte verosimilmente toccherà a Federico Cherubini, il quale ha fatto le pulci a quel genio della finanza (bastava un carrozziere della Brianza per fare un po’ di nero e qualche falsa fattura …) di Fabio Paratici, e ora sarà invitato con le buone ad andarsene a fine stagione.
È probabile che io sia parecchio tonto o che qualcosa di questa triste e intricata vicenda ancora tutta da chiarire e provare non l’abbia capita, e per questo non chiedo aiuto a casa, ma a Tony, il nostro Damascelli, per comprendere la fine strategia adottata dalla Real Casa, che in quanto a comunicazione e immagine mi sembra parecchio in affanno. Difatti, anziché ripartire da quelle poche facce spendibili, per l’ennesima volta la proprietà va dietro al volere delle folle e dei folli. Mi dicono stai tranquillo, dietro alla Juventus c’è gente che sa il fatto suo, mica dei pirla: già.
È tutto spiegato nell’ultima frase caro Pier, non sono mica dei pirla! No eh?
Carissimo Pier sarà un caso del destino ma quando accade qualcosa di poco chiaro la Juve è in prima linea. L,unica differenza è che adesso è quotata in borsa ma questo è un dettaglio.