SARDINA AFFUMICATA

Noi altropensanti, vuoi per l’età, vuoi per vocazione, non ci occupiamo di cronaca in senso stretto: diciamo che la cronaca la commentiamo, ognuno liberamente e secondo le proprie convinzioni. Questo è lo spirito di altroPensiero.

A volte, però, ci capita, come in questo caso, di commentare una non notizia: di mettere la testa, come sollevando un velame, in una specie di universo alternativo, in cui qualunque megazero può conquistarsi uno spazio di notorietà: anzi, più le sballa grosse e più i fessi abboccano.

Potremmo chiamarlo Fessolandia, questo gioioso paradiso parallelo. Dunque, in Fessolandia, che, a un dipresso, si colloca tra la via Emilia e il West, è assurto all’onore delle cronache un tipo che si chiama Mattia Santori: uno che, in un mondo reale, sarebbe al parchetto a giocare con lo skate, ma che, a Fessolandia, viene considerato una specie di sapiente, un guru. Guru di cosa, vi direte: non ne ho la più pallida idea, ma i fessolandesi, non nuovi a simili operazioni, gli hanno dato fiducia, voti e uno scranno in consiglio comunale.

Orbene, il nostro, che sembra uscito da uno sfortunato incrocio fra una vignetta di Zerocalcare e un vinile degli Skiantos, ha deciso di fare “coming out”. Solo che, invece di esternare circonvolute preferenze sessuali, ha comunicato urbi et orbi la sua vocazione contadina: coltiva cannabis, la raccoglie, se la fuma ed è felice. E ti credo: innanzi tutto, la maggior parte di quelli che si sfondano di canne hanno un’arietta perennemente felice. Di quelle da: cioè, sto bene, ho caldo, Dio che fame che mi è venuta!

In secondo luogo, vuoi mettere il risparmio dell’autoproduzione, rispetto alle esose tariffe dei pusher felsinei, che locupletano portici e piazze del capoluogo?

Infine, l’astutissimo Santori, che non dimentica mai la sua vocazione da bravo cittadino, con la sua coltivazione domestica, magari spenderà un botto in lampade UVA, però non alimenta la criminalità organizzata.

E questa sarebbe la notizia da commentare: che uno così, con quella faccia un po’ così, coltivi droga, si droghi un po’ e ci faccia pure sopra un pippone sulla lotta alla mafia? Il drogato sentenzioso potevamo pure risparmiarcelo. Ma, come vi ho detto, c’è questo mondo parallelo al nostro, Fessolandia (in inglese, che fa più trendy, Sillyland), in cui qualunque Santori può trovarsi davanti microfoni e cronisti, in attentissima attesa delle sue esternazioni. Il problema sono le fratture interdimensionali: quando i mostri di là si affacciano di qua. E non abbiamo neppure gli Avenger, a difenderci, ma solo noi gente da altroPensiero, coi nostri debolissimi superpoteri: il buon senso, la civiltà, la serietà. Ma, sapete che, a parlare di cannabis, mi sta già venendo appetito? Diavolo di un Santori!

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