LA PUPA E IL PUPONE SI SEPARANO, MA POSSIAMO FARCELA

La curva è quella delle grandi occasioni, i cancelli ancora chiusi ma gli ultras già assiepati con striscioni, trombette e tutto l’armamentario. Avvistate anche un paio di vuvuzela, fanno mondovisione pare.

Si respira la tensione dei grandi eventi e forse qualcosa in più, qui siamo oltre la prima alla Scala, oltre la notte degli Oscar, oltre la finale dei campionati del mondo. E infatti, al diavolo il politicamente corretto e la parità di genere, siamo al finale, maschile e definitivo. Quello degli annunci a reti unificate, che tiene tutti in trepida attesa, ma anche quello degli addii e delle lacrime, sempre in diretta e a reti unificate ovviamente, come impongono i tempi.

Insomma, Ilary Blasi e Francesco Totti si lasciano, fine della corsa, game over. I bene informati, quasi tutti scopro, lo sanno da tempo grazie a “Dagospia”, nonostante le smentite reiterate e piccate del Pupone. Gli altri, sottoscritto incluso, ignoravano e ora devono ricostruire i tasselli delle proprie vite in modo conforme. Non sarà facile.

La notizia è triste, lo è ogni separazione, e metterei in grassetto quell’aggettivo indefinito, e questa non fa eccezione, ma con tutto il rispetto per il penoso momento, tanto più che ci sono tre figli a ballare tra difesa, centrocampo e attacco, pur senza sorprendere, fa specie il fatto che ci debba essere un disbrigo social della faccenda.

Come si conviene per le occasioni solenni, i due parleranno al popolo italiano, in qualche modo almeno. In piena coincidenza con la rievocazione della vittoria nei Mondiali dell’82, ma ormai orfani cronici della competizione, ci pensano loro a riportare la Nazione, se non la Nazionale, in primo piano: comunicato congiunto, stesso giorno, stessa ora, stessa spiaggia anche, i social di rito, pare con l’intento di mettere fine alle voci che circolano da tempo e dare ufficialità al segreto di Pulcinella, almeno per gli appassionati del Carnevale. Col risultato, presumo, di mettere a tacere un sospetto attraverso la deflagrazione di una bomba, attirando le attenzioni su sé stessi e sui figli in modo ancora più clamoroso.

Perché una storia non possa finire senza i riflettori puntati sfugge la mia comprensione. Riflettori che già ci sono, è chiaro, parliamo di personaggi pubblici tra i più conosciuti, ma resi ancora più abbaglianti dagli annunci e dalla bagarre da circo mediatico e social, volutamente innescata.

Anziché smorzare l’onda, la ola in trepidante attesa, i diretti interessati la alimentano, con lo stadio allestito per le grandi occasioni, ma pare che non se ne possa fare a meno oggi, vedi Fedez e compagnia: dal flirt, al matrimonio, alla separazione fino al cancro, niente più è degno di un briciolo di riservatezza e deve passare attraverso il megafono. Non che le cose poi non si vengano a sapere, per carità, ma diciamo che la classe e lo stile non abitano qui.

Il rimpallo sarà frenetico, social, Tg, rotocalchi, strisce pomeridiane, strisce serali, non escludo manichini a grandezza naturale da Bruno Vespa, e poi la caccia alle interviste, la caccia per l’esclusiva, e nel mezzo l’accorata e rituale preghiera di un po’ di pace e tranquillità.

E l’annuncio? Giusto, l’annuncio. Il fatto è che quelle maledette vuvuzela non ne vogliono sapere e le stelle si fanno desiderare, per ore, dopo l’appuntamento per le 19, sempre che non abbiano deciso di prendere tutti in contropiede e sfoderare un megafono inatteso.

Ma nessun dubbio, le cene e le serate degli italiani sono segnate, non si parlerà d’altro per giorni e giorni.

Era ora, no?

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