ROTTAMAZIONE COPPIE PERFETTE: THE END ANCHE PER THE FERRAGNEZ

Non è un pandoro. Nemmeno un uovo pasquale, un paio di occhiali o una bambola di stoffa. E’ roba seria, Federico Leonardo Lucia e Chiara non stanno più insieme. Fine dei Ferragnez, la coppia è scoppiata, si conclude un rapporto di amore e di affari, le vicende che hanno riguardato la signora Ferragni preoccupano il consorte che ha propri interessi da portare avanti, l’unione non fa la forza, anzi la smonta, la smantella.

Le cronache si riempiono di tutti i particolari, i fogli gossip si affannano in ribattuta dopo il caso Totti-Blasi, i talk televisivi trovano nuove spezie per riempire mattine e pomeriggi, si preannunciano simil colpi di scena, orologi, monili, patrimoni accumulati nel breve spazio di pochi anni.

L’epilogo fa parte della commedia moderna, lui è uscito di casa, quella condivisa con moglie e figli, il Fedez non ha problemi di dimora, ha un mazzo di chiavi come San Pietro, Ferragni si è mostrata senza fede al dito, coerente con il suo slogan sanremese si pensa libera, non appare affranta come dopo il caso Balocco, anzi si esibisce in palestra, il volto non è emaciato, la tuta da ginnastica è da orsoline, dunque senza marchi di sponsor, idem per l’attrezzo utilizzato, scomparsi qualunque riferimento a ditte e griffe.

A ripensarci, lei e lui non sembravano avere nulla in comune, erano abbinati per colpo di fulmine e spesso uno dei due sembrava effettivamente fulminato. Definitisi influencer c’è stato un momento nel quale lei, Ferragni Chiara, sembrava riassumere assieme Marchionne e Draghi, era stata cooptata nel consiglio di amministrazione dell’azienda Della Valle, per poi uscirne in silenzio, appariva come docente di investimenti, strategie industriali, poteva trasformare uno stuzzicadenti in opera d’arte, presenziava al festival e, con la stessa vuota disinvoltura, a convention di imprenditori, il suo album di selfie è più corposo di Guerra e Pace, insomma era un brand secondo progetto di adolescenza: ”Devo ricordarmi”. Nessun problema, impossibile dimenticarla, anzi è divertente parlarne e scriverne e se ne è accorto, infine, pure il consorte, influenzato con temperatura altissima, sovraesposto, sovradimensionato, un po’ confuso, un po’ podcast con il suo mucchio selvaggio, un paio di orette scarse per parlare con chiunque e sulla qualunque, per ultimo smascherato da Travaglio che lo ha messo all’angolo, in difficoltà manifesta a coniugare pensieri e parole.

Fin qui il Bignami di una coppia che sta conoscendo il contrappasso, la fatina si è fatta strega malvagia, il rapper è rattrappito, fine della favola, finta benchè ben sceneggiata, anche se presumo che faremo i conti con altri atti di questa commedia all’italiana. Del resto Fedez lo aveva previsto: “In amore è tutta questione di chimica. E io ero bravo in geografia”.

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