PAPA MIO, PERCHE’ QUESTO SILENZIO SU NAVALNY

Caro Papa mio, non penso proprio che leggerai mai questa lettera, so bene che tra te e noi gente di strada ci sono insormontabili barriere e infiniti filtri, che creano una lontananza incolmabile.

Ma come fosse il messaggio in una bottiglia, diciamo che affido questa lettera all’universo infinito perchè serve soprattutto a me. Mi serve per manifestare un disagio e un dolore che non se ne vogliono andare. Non sprecherò parole inutili, sarò sintetico al massimo, come un peccatore davanti al suo confessore. Si tratta di questo.

Sono passati giorni ormai dalla morte di Navalny, ma dal tuo santo soglio non abbiamo sentito una sola parola su questo martire del terzo millennio. E’ questo che proprio non capisco. Sei il nostro Papa coraggioso e sfrontato, che non esita a fustigare i potenti, a mettere con le spalle al muro il modello occidentale così cinico e materialista, ti batti contro la sporcizia a sfondo sessuale dentro la Chiesa, continui a martellare contro la follia e la stupidità della guerra. Sono sincero come un bambino: quando Navalny è morto, ucciso da anni di persecuzione tirannica, mi sono attaccato ai mezzi d’informazione per leggere le tue pietose parole. Alla fine, ho provato persino infantilmente a mettere nella casella di Google la ricerca “Papa Francesco su Navalny”. Ma ho incontrato solo delusione e frustrazione. Nessuna parola tua, niente di niente. Proprio da te, il Papa papà, il Papa uomo, il Papa misericordioso. Nessuna misericordia per Navalny?

La cosa più triste è sentirmi dire dai religiosi che il Papa deve stare attento a come si muove, che cammina sulle uova, che non può permettersi ingerenze negli affari degli Stati. Parole e logiche comprensibili, come no, ma questa non sarebbe un’ingerenza, queste sarebbero parole universali e non negoziabili, qui hanno messo in croce un uomo che combatteva per le sue idee, la qual cosa evoca inevitabilmente qualcuno, tra noi cristiani. Possibile, mi sono chiesto, che il nostro Papa della libertà e della giustizia, il nostro Papa che spende parole limpide e luminose su tutto e su tutti, stavolta non abbia niente da dire?

Ci sarà una spiegazione, mi sto dicendo da giorni. Eppure, sento che nessuna spiegazione mi consola. L’idea che tu, caro Papa, ancora non abbia sentito il bisogno e la necessità di mandare una carezza a Navalny mi lascia davvero disorientato. Perchè questo silenzio?

Chi sono io per permettermi una simile insolenza, mi diranno. Non sono niente, non sono nessuno. Mettiamola così: sono solo un povero figlio allo sbando, che come tanti figli fatica in certi momenti a capire l’amato padre. Senza per questo rinnegarlo. Ma senza per questo restare zitto a testa bassa.

Un pensiero su “PAPA MIO, PERCHE’ QUESTO SILENZIO SU NAVALNY

  1. Michele dice:

    Finalmente qualcuno ha avuto il “coraggio” di rompere l’assordante silenzio papale e della stampa tutta. Gesù-Navalny messo in croce e Barabba-Casarini definito “figlio prediletto”. La Chiesa, quando vuole, si schiera e si espone.
    Grazie per aver egregiamente rappresentato la delusione e il rammarico di molti.
    Michele

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