QUELLA MACABRA CARNEVALATA NO VAX

Dovremmo limitarci a una scrollata di spalle e, anche se Carnevale non è ancora dietro l’angolo, sogghignare alla vista delle colorite proteste dei no green pass. O no vax, o non va, o quel che è.

Non è una passeggiata però, non è facile liquidare il tutto con fine o grossolano sarcasmo, non è facile nemmeno ignorare alcuni carrozzoni. Passi il cattivo gusto, passi il movimento hippy o il movimento new age di ritorno, passino le danze propiziatorie, ma la sensazione è che il covid nemmeno c’entri più nulla.

Un bozzolo pronto a schiudersi, ad aprirsi e mettere in scena egocentriche frustrazioni, tutti così presi a rivendicare la propria libertà. La propria e quella di nessun altro innanzitutto, altro che hippy o new age, tra l’altro, siamo di fronte alla più individualista e antisociale protesta.

A Novara la più nauseabonda rappresentazione, la replica più ignobile: qualche centinaia di contestatori con addosso pettorine memori dei detenuti nei lager nazisti e finto filo spinato a tenerli uniti, legati, detenuti e reclusi.

Una deflagrazione che aspettava un pretesto, una sgangherata congrega che in fondo il covid lo ringrazia, perché ha dato stura a una insofferenza complottista e indiscriminata, perché ha dato modo di scagliarsi contro tutto e tutti, contro il mondo degli allineati che assecondano, secondo loro, i poteri forti, le multinazionali, le onde radio, le onde magnetiche, le onde d’urto.

Se possibile, addirittura peggio, di una comicità surreale, la spiegazione a posteriori di questa Giusy Pace (alle volte, i cognomi), organizzatrice dello show: “Concentramento nel senso di concentrazione, ci siamo concentrati in uno spazio. E’ un fraintendimento (te pareva, ndr). Non volevamo accostarci agli ebrei, ma in generale ai deportati, perchè noi siamo una minoranza” (e pensa se fossero una maggioranza, ndr).

Una semplice nota a margine, se è permessa: chi ha deciso di vaccinarsi, quasi tutti per intenderci, lo ha fatto per sconfiggere il covid. E tra quei quasi tutti ci sono persone arrabbiate con i poteri forti, con le multinazionali, con le onde magnetiche, ma soprattutto arrabbiate con il covid, così arrabbiate da essere decise a tutto pur di sconfiggerlo, persino a vaccinarsi.

Io non so cosa possa innescare tali baracconate, tali ridicole e ignobili parate, so che il vento di scirocco deve avere una parte in questa messa in scena. Vento caldo che rende aride le menti e solleva la sabbia, la polvere, annebbia le menti insomma. Ma può bastare a giustificare una tale follia, la più banale delle follie?

È così stucchevole e noioso ripeterlo, ma vale la pena sempre e comunque farlo, ripetersi. Il popolo italiano mai nella sua storia ha espresso un’adesione così plebiscitaria nei confronti di un provvedimento. Almeno l’ottanta per cento dei cittadini italiani, ad oggi, conviene che il vaccino sia la via per provare ad uscire dal giogo del virus. Tutti ingenui e stupidi allocchi, ma tant’è.

Io, da ragazzo, trovavo insopportabile che la Democrazia Cristiana avesse in mano le sorti del Paese. Più avanti, la stessa percezione la provai nei confronti di Berlusconi e dei suoi accoliti. Ma presi atto che questo pensava la maggioranza dei miei concittadini. Dissentivo, in qualche modo protestavo, mai però ho pensato che fossi privato della mia libertà o del mio arbitrio. Semplicemente, semmai, consideravo stolti i miei concittadini, senza per questo sentirmi recluso in un lager e prossimo a una esecuzione ingiustificata.

Perché questo vorrei anche dire a quei pochi svalvolati di Novara: se vi sentite assimilati ai detenuti nei lager nazisti, sappiate che molti di quei detenuti avrebbero poi trovato la morte nelle camere a gas, e chi sopravvisse, per tutta la vita portò, e chi è vivo ancora porta, i segni indelebili di uno stupro inimmaginabile.

Voi, che ne sapete di libertà, di coercizione, di dittatura. Di gas, di filo spinato, di fame, di terrore, di buio, di pelle e di ossa, di ignoto, di vita e di morte?

L’etimologia corre sempre in soccorso ai bisognosi, nei casi estremi.

Ignorano. Participio presente.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *