Costei stava accomodata su un divano e, accanto, si era adagiato il suo fedele segugio. La Rosanna presa da astinenza di affetto ha voluto prima accarezzare e poi avvicinarsi con le labbra al quadrupede, il quale, ormai vicino al sonno, ha reagito come un qualunque marito, fidanzato, parente disturbato alla soglia della ronfata, dunque ha ringhiato quasi a dire lasciami stare o, forse, ho mal di testa o roba del genere, tipico del repertorio femminile.
Stavolta, a parti invertite, Rosanna non ha capito il messaggio ed è tornata allora a sbaciucchiare il cane che, ricordandosi di essere anche bestiale, ha reagito non più ringhiando ma azzannando al labbro e al naso la focosa padrona.
Grido di dolore, sangue, qualche divinità invocata per rabbia, corsa verso l’ospedale mentre il principe marrone è tornato ad accucciarsi sul sofà. Al Maggiore di Lodi, reparto chirurgia, hanno provveduto alla vaccinazione urgente di antirabbica, suturando le ferite con alcuni punti la ferita, rimodellando il volto della donna e tenendola sotto osservazione per il timore di eventuali infezioni.
Ma Rosanna ha la pelle dura e, una volta tolti i punti, è stata dimessa dall’ospedale con questa profonda riflessione: ”Ho avuto un amore “sbagliato” con il cane, scaricavo su di lui qualche mia mancanza, non bisogna umanizzare gli animali, ora sono più severa. Però lui mi ha aspettato restando vicino alle mie scarpe da tennis, sognando di riportarlo a correre. Gli voglio sempre bene, ma starò attenta”.
Brava ma lenta la Rosanna da Lodi, chissà che cosa starà pensando di quella frase (“scaricavo su di lui qualche mia mancanza”) il suo compagno che l’ha soccorsa e portata in ospedale, potrebbe anche reagire azzannandola.
Post scriptum: ho evitato finora di citare la razza del cane: labrador. Era prevedibile.