PROMEMORIA: SAINZ E’ QUELLO SCARTATO

Lo riconosco, non è elegantissimo ricordarlo adesso, in piena euforia patriottica, mentre immancabilmente si evocano riscosse del made in Italy e orgoglio nazionale. Ma è pur sempre dovere di cronaca, caso mai passasse inosservato. Così è: nel giorno della memorabile doppietta ferrarista in Australia, anche senza ricordare che comunque coincide con il ritiro di Verstappen, finito con i freni arrosto, comunque un problema suo che può capitare a tutti e non serve a sminuire niente, in questo giorno di esultanza tricolore è doveroso e onesto ricordare – non dimenticare – come il supereroe della situazione sia né più né meno uno scarto della Ferrari. Sembra brutale, messa così: ma è la semplice verità.

Sainz il vincitore, Sainz il trionfatore, Sainz il fenomeno non è altro che il pilota tagliato dalla Ferrari, neanche tanto tempo fa, per fare posto ad Hamilton, il manico reclutato e annunciato con un anno di anticipo per rialzare le quotazioni rosse, benchè al suo arrivo, nel 2025, avrà compiuto 40 anni.

Niente di male e tanto meno di scandaloso, ma è giusto dirlo adesso, mentre partono gli inni e i superlativi per Sainz: questo simpatico ragazzo spagnolo è già un ex della Ferrari, scartato con largo anticipo per fare posto al campione matusalemme. Scelta giusta? Scelta sbagliata? Chi può dirlo. Il tempo dirà. Intanto, il trionfo australiano è qui a rammentare un dettaglio abbastanza trascurato nel momento della programmazione, fondato sull’eclatante annuncio con un anno di anticipo di Hamilton, in forte odore di propaganda e di marketing. Il dettaglio è questo: il trionfo australiano ci dice – ci conferma –  che con una buona Ferrari, con una buona macchina, non serve Hamilton per vincere. Basta Sainz, quello scartato.

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