PERCHE’ SINNER FA BENISSIMO A MARCARE VISITA

Bello fresco di vittoria all’ATP di Vienna (dopo Montpellier, Toronto e Pechino in questo magico 2023 in cui ha vinto 56 partite ed è salito ai piedi del podio dei giocatori più forti del mondo), Jannik Sinner sbarca al Masters 1000 di Parig-Bercy e batte McDonald in 3 set nei sedicesimi. Poi twitta: “Sono dispiaciuto che mi ritiro (…). Ho finito il match quando erano quasi le 3 del mattino, sono andato a letto solo qualche ora più tardi. Avevo meno di 12 ore per riposarmi e preparare la prossima partita (prevista contro De Minaur il giorno dopo alle 17!, ndr). Devo prendere la decisione giusta per la mia salute e il mio corpo”. Doveroso e inevitabile il ritiro.

Immediatamente Adriano Panatta posta il suo pieno appoggio, mentre Paolo Bertolucci va giù con la scure: “Non conta il fatto che abbia riguardato il miglior giocatore italiano, ma che il gesto sia del 4° giocatore al mondo. Può e deve essere un segnale forte nei confronti degli organizzatori dei tornei: chissà che non cambino registro, rendendosi conto che prostrarsi ad ogni costo al business e alla tv alla lunga finisce per svilire il prodotto, anziché renderlo più appassionante”.

Dette dal più noto commentatore televisivo di tennis (oltre naturalmente che da uno dei più grandi giocatori della storia italiana), pesano ancora di più. Bertolucci ha messo poi l’accento sulla questione che più aveva colpito anche me: la mancanza assoluta di solidarietà e presa di posizione dei colleghi di Jannik salvo Ruud e Warinka. Il fatto di Bercy non è isolato, ha concluso Paolo: già ad Acapulco, Madrid, in Australia e in Coppa Davis, alcune partite sono state giocate a orari antelucani senza che nessuno battesse ciglio.

Si è mossa solo la Professional tennis players association, il “sindacato” dei giocatori fondato da Novak Djokovic e Vasek Pospisil: “Dopo 24 ore estremamente complesse, Jannik Sinner ha deciso di ritirarsi dal Rolex Paris Masters. E’ più importante che mai per i giocatori avere una voce sola per affrontare questioni come la programmazione degli incontri”.

Questi fatti avvengono perché alcune strutture hanno pochi campi (Bercy solo 3…), i tornei vengono concentrati in una sola settimana, si pregano gli dei che non piova se si gioca all’aperto altrimenti va tutto per aria. Sembrerebbe più un’atmosfera da oratorio che da ATP.

Fisiologico che mi venga immediatamente il pensiero del calcio, e la questione tennistica ovviamente non suscita il mal comune mezzo gaudio, ma anzi un ulteriore moto di depressione da appassionato: i malvezzi proprio non insegnano niente a nessuno. Il pallone continua a buttare partite nella locomotiva come se fosse carbone, amplia la partecipazione di squadre ai Mondiali, agli Europei, alla Champions, alle Supercoppe, si inventa nuovi inutili scadenti competizioni come la Conference League.

Per la macchina da soldi degli sport più amati e televisivi, il trucco è trasmettere partite ogni giorno, ogni notte, chissenefrega degli atleti: finché si piegano a questo delirio, può darsi non freghi niente nemmeno a loro. A Jiannik Sinner invece sì. Fuoriclasse sempre.

Un pensiero su “PERCHE’ SINNER FA BENISSIMO A MARCARE VISITA

  1. Fabio dice:

    Per essere un fuoriclasse e grande campione italiano, Yannik dovrebbe portare i nostri colori alle Olimpiadi, impegnarsi veramente in Coppa Davis e pagare le tasse in Italia !
    Fabio

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