PATACCHE DAZN, ARBITRI SCARSI, CORI IDIOTI: SPETTACOLO DI SERIE A

Si è tornati alle vecchie abitudini. Gli abbonati di Dazn hanno passato la serata con il rosario degli insulti a tutte le divinità dell’universo streaming: le immagini di Inter-Napoli subivano improvvise interruzioni con relative scuse degli Ignoti 1, perché tali sono i capi di Dazn, sconosciuti, non raggiungibili da telefoni o internet, a parte la Diletta di cui tutto si sa.

Altre facezie della riapertura della sala giochi di serie A: arbitri modestissimi, di fisico gracile e altezza puffesca, recuperi di tempo secondo stile Qatar, il nuovo calcio è sempre più ridicolo, in mano a chi nulla sa di questo gioco, dello spirito che accompagna un gol, e che non può di certo essere recuperato con il cronometro alla mano, però con il cervello assente.

La prima sconfitta del Napoli apre scenari ed eccita chi pensa che il gruppo Spalletti sia destinato a squagliarsi. Non credo, prima o poi doveva pur accadere, a livello europeo il Napoli era, fino ad ora, la sola squadra imbattuta, le è capitato di buscarle a San Siro e contro l’Inter che non è che abbia giocato ai massimi, però è bastato per mandare a casa cornuti e mazziati i napoletani.

I sedicenti cugini del Milan (che razza di parentele) se la godono riducendo a cinque lo svantaggio e passando facilmente a Salerno, la Juventus e la Roma giocano un football orribile ma si tengono i tre punti con il solito ritornello, se si esprimono così e vincono figuriamoci quando dovessero giocare bene e meglio. Risulta strano leggere che la Juventus abbia subìto finora soltanto 7 gol pur avendo rivisto tutta la difesa, vendendo De Ligt, rinunciando definitivamente a Chiellini e con Bonucci riserva. Sarebbe interessante offrire gli stessi difensori alle cause che il club dovrà affrontare in tribunale. I misteri della vita.

Non è un mistero che la Lazio le abbia buscate a Lecce, esistendo per minuti trenta e quindi uscendo dalla giostra contro un Lecce di sole e di vento. Nello stadio salentino uditi ululati dei soliti ignoranti della ciurma laziale, già nota alle cronache, stavolta contro il francese di colore Umtiti, il migliore in campo.

Propongo di lanciare, nel settore relativo, secchi di vernice rossa, come certi ambientalisti fanno nei musei o davanti al Senato. Ho memoria di tale soluzioni nei favolosi anni del comunismo in Polonia. I contestatori pro Walesa venivano imbrattati dai gipponi della polizia che sputavano, tipo pompieri, vernice di colori vari contro i tifosi e i dimostranti, in mondo da poterli individuare nelle ore e nei giorni successivi alla manifestazione. Al tempo non c’erano i denari facili per comprarsi abiti e maglioni e così la turba veniva facilmente incolpata e ingabbiata. In Spagna la Liga ha denunciato penalmente coloro che hanno insultato ripetutamente il brasiliano Vinicius jr del Real Madrid. Al riguardo c’è la proposta di cambiare la norma che impone ai sostituti di uscire dal campo nella zona più vicina, inventata per non perdere tempo, però costringendoli alla berlina e agli insulti razzisti dei tifosi avversari. In Italia si segnalano il minuto di silenzio per Pelé, lo striscione per Sinisa e, subito dopo, gli insulti e le bestemmie. Il nostro meraviglioso pubblico.

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