PARTITA ALLA CIECA

Andare a una partita e non vederla. Per scelta. E’ successo a Varese domenica 14 gennaio, la prima “Braille night” nella storia della pallacanestro europea.

La squadra ha indossato maglie con diciture in braille, mentre il pubblico – nel bel mezzo della partita – ha indossato una mascherina nera sugli occhi che ha tolto completamente la luce e la vista: la gente ha così dovuto utilizzare gli altri sensi, scoprendo il basket in una modalità completamente diversa.

La doppia iniziativa ha avuto lo scopo di rendere omaggio e sostenere la comunità non vedente e ipovedente: “Non ci fermeremo qui”, ha detto Francesco Finazzer Flori, direttore marketing della Pallacanestro Varese. “Ci impegneremo per sostenere costantemente la comunità con tutte le nostre forze, creando connessioni significative e promuovendo il più forte senso di unità possibile, perché lo sport rappresenta condivisione”.

Gli spettatori di Varese-Venezia per qualche minuto hanno ascoltato solo lo sfrigolio della scarpe sul parquet, il rumore della palla che rimbalzava, le urla degli allenatori, le voci dei giocatori.

Poche ore dopo l’iniziativa è stata ripresa dai Cleveland Charge, società della Lega di sviluppo NBA affiliata ai Cavaliers.

Daniele Cassioli, campione paralimpico, ha detto ad “Affari Italiani” che “la cecità è una di quelle disabilità che non si vede, è poco conosciuta. Siamo molto più sensibilizzati sulla presenza delle barriere architettoniche, a partire da una rampa di scale, rispetto a tutto ciò che per chi non vede costituisce una vera e propria barriera all’accessibilità. Faccio un esempio: il Malpensa Express che porta migliaia di persone tutti i giorni dalla stazione centrale di Milano all’aeroporto e viceversa, 9 volte su 10 non annuncia le fermate. Un disagio che per chi è cieco, un vero e proprio problema. Il nostro paese è pieno di mezzi pubblici che non annunciano le fermate. Più in generale, a prescindere dal tipo di disabilità, è sempre utile utilizzare lo sport come veicolo di messaggi sani e costruttivi per migliorare la civiltà. Presto verrà applicato un sistema di audiodescrizione delle partite: è una cultura di cui c’è un grande bisogno, basti pensare che quasi nessun sito internet è completamente accessibile per chi ha una disabilità visiva e moltissimi bambini ciechi non fanno educazione fisica con i compagni a scuola”.

Le maglie utilizzate dalla squadra varesina nella partita contro Venezia sono state battute all’asta con il ricavato devoluto a “Real Eyes Sport”, associazione di cui Cassioli è presidente e che nel 2023 ha portato più di 100 bambini ciechi in Italia a fare sport.

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