OGGI GIORNATA DEI GIUSTI E DEI SURGELATI (COSI’ CI SIAMO RIDOTTI)

Tra le tanti discutibili manie del nostro tempo, c’è anche quella di proclamare di continuo la giornata nazionale o mondiale di qualche cosa. Intendiamoci, alcune di queste giornate nascono con fini nobili e per richiamare l’attenzione su tematiche di assoluta rilevanza, come ad esempio ricordare i diritti del malato o di altre categorie fragili. In questo caso, nessun dubbio sull’utilità di portare in primo piano temi sociali importanti.

Ma la sensazione è che ci siamo lasciati prendere la mano e ormai ogni giorno è diventato giornata mondiale di qualche cosa. Tra l’altro, non è chiaro a quale agenzia mondiale (le Nazioni Unite, la Fao, l’Unicef?) sia demandato anche il compito di dedicare una certa giornata a una determinata categoria. Vanno benissimo la giornata dedicata alle donne (8 marzo), la giornata a favore della Terra (25 marzo, promossa dal WWF), quella per la lotta all’Aids (1 dicembre), quella rivolta ai pazienti oncologici (4 febbraio) o la Giornata della memoria (27 gennaio), dedicata alle vittime della Shoah. Ma quanti conoscono l’esistenza della giornata della lattina (19 gennaio), la giornata dei calzini spaiati (5 febbraio, questa è perdonabile perché almeno fa sorridere), la giornata dei pinguini (25 aprile), la giornata del bacio (6 luglio), la giornata degli amanti dei cani (26 settembre) o quella dei single (11 novembre)? (Dati Inside Marketing).

Secondo la giornalista Akhila Vijaykumar questa frenesia sarebbe nata negli Stati Uniti e risponde ad una precisa strategia di marketing: dedicando giornate a diversi prodotti commerciali, prevalentemente alimentari, si incrementano le vendite ottenendo pubblicità a basso costo. Infatti, esiste la giornata dell’hamburger, del sushi, della pasta, del burrito e così via. Per finire, in una sorta di autocelebrazione è stata anche trovata la data, 17 agosto, dedicata in modo autoreferenziale proprio ai professionisti del marketing e alla loro capacità di farci acquistare di tutto.

Alla fine, oltre agli aspetti di mercificazione, c’è un altro aspetto negativo. Saremo sommersi dalle ricorrenze, con un effetto di saturazione, rischiando di confondere questioni davvero importanti con esigenze commerciali, mescolando argomenti seri con faccende di poco conto. L’effetto finale sarà opposto a quello auspicato inizialmente, tenderemo a trascurare ciò che è importante, ormai omologato a tutto il resto.

Non a caso, per chi non lo sapesse, oggi 6 marzo si festeggia sia il cibo surgelato sia i Giusti dell’umanità.

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