NUOVO STILE JUVE

Allegri non ha l’erre moscia. Nemmeno Landucci, il suo vice. Non hanno conosciuto, se non in fotografia o al museo della Juventus, Agnelli Gianni detto l’Avvocato e nemmeno il fratello di costui, Umberto, padre di Andrea che ha garantito ai due allenatori un milionario compenso. Poco sanno, se non per sentito dire, dello stile dei fratelli, i quali ribadivano che lamentarsi degli arbitri e degli avversari “ è voba da pvovinciali”.

Infatti Landucci e Allegri sono due provinciali, da trivio, hanno insultato Spalletti e Marotta e Baccin, per citare gli ultimi centrati, usando un gergo che nemmeno Mattia Messina Denaro avrebbe osato. Ti mangio il cuore (rivolto a Spalletti) è roba da Hannibal the Cannibal più che dall’ex portiere Landucci, a seguire il “siete delle merde” (quelli dell’Inter) pronunciato da acciughina Allegri fa parte di un linguaggio aulico risciacquato nel Rio Maggiore.

Ma ormai la Juventus questa è diventata, un ricco centro sociale dove vige la qualunque, con la preoccupazione di arrivare a fine mese, nel senso che quando parleranno i tribunali altroché l’arbitro che non fischia il rigore, saranno giorni da mangiarsi il cuore e come le mosche andar per merde. Mi sia consentito il dire, ma questo si meritano lor signori, privilegiati, impuniti, omaggiati, riveriti, ma a fine corsa. Tutto questo alla vigilia del centenario della famiglia Agnelli a capo della Juventus. Una prece.

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