MORTE E RESURREZIONE DELLA JERVOLINO

48,’o muort che pparla. Così segnala la smorfia, il libro dei sogni che suggerisce i numeri da giocare al lotto.

Prevedo, dunque, che Rosa Russo Jervolino, napoletana verace, si possa presentare alla più vicina ricevitoria e puntare il dovuto. Perché l’hanno data per defunta, mica qualche social sprovveduto, ma i giornali illustri, Repubblica, Il Foglio e Rainews, per poi cancellare il tutto senza nemmeno chiedere scusa.

E’ stata la stessa ex sindaco di Napoli a chiarire di essere viva e vegeta, al massimo un dolore alla schiena, nessuna prece, nessuna veglia, non deve passare ‘a nuttata.

Grandi coccodrilli, paginate di memorie, coinvolgimento di colleghi, sodali di partito, commozione ed emozione. Tutto il rituale già pronto. La signora si aggiunge alla lista dei morti viventi, nel senso di coloro che sono stati messi in necrologio nonostante siano belli freschi, tipo Tom Cruise o Cher, Celine Dion e Britney Spears, Eminem e Carlos Santana per arrivare a Morgan Freeman e Russell Crowe.

E’ accaduto, accade e continuerà ad accadere, basta una battuta, una vocina e si scatena l’indescrivibile, il ronzio condominiale si trasforma in tam tam di quartiere, quindi tracima e finisce nelle redazioni dei giornali che, si sa, sono alla canna, non più del gas, ma quell’altra roba per tenersi su, dunque si mette in moto la grande macchina degli archivi, fuori i pezzi a ricordo dell’esamine, lo scoop fa perdere di vista la regola prima: la verifica alla fonte, chessò una telefonatina anche di condoglianze da repertorio con il trasferimento del cordoglio redazionale.

Nel caso ultimo, quello napoletano, si è andati diritti al funerale e per fortuna di Rosetta, come la chiamano affettuosamente amici e compagni di partito, la balla colossale è stata cancellata, i giornali fanno retromarcia, dopo aver sfondato le vetrine dell’intelligenza. Che riposino in pace.

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