MINA, 84 ANNI E NON VEDERLI

Auguri, felicitazioni, omaggi, riverenze. La signora Mazzini Anna Maria, in breve Mina, ha compiuto ottantaquattro anni, ma non posso, anzi non possiamo dire se portati bene perché la festeggiata non si appalesa in pubblico dall’agosto, giorno 23, del 1978, quando si esibì al Lido di Camaiore per Bussoladoani.

Da allora nebbia in Canton Ticino, luogo di trasloco, trasferimento e infine residenza dell’artista bustocca e poi cremonese, detta per l’appunto la Tigre di Cremona. In gabbia per scelta snob personale, un isolamento ingiustificabile per una personalità dello spettacolo che proprio al pubblico deve la propria fama. Nemmeno Dylan o, in passato, Sinatra o i Beatles o gli Stones, nemmeno Caruso e Pavarotti si negarono alla folla di appassionati, in ogni parte del mondo, potrei accennare a BB, ma Brigitte Bardot ha concesso un’intervista per celebrare gli 85 anni (oggi ne ha 89).

Mina è in silenzio stampa e pubblico dal Settantotto, ha scelto il Paradiso, nel senso del quartiere bello di Lugano, ma anche in questo caso il sito è misterioso, forse la vera dimora sta altrove, nessuna Iena, nessun Staffelli sono mai riusciti a beccarla. Mina, come il trucco, c’è ma non si vede, ogni tanto riappare in voce canora, un brano con questo, un brano con quell’altro, filmati poco chiari, una specie di agente segreto, di Greta Garbo, con la quale ha in comune il silenzio (l’epoca meravigliosa dell’attrice svedese nel cinema muto e il successivo ritiro totale dalla vita pubblica, fino alla morte). Nemmeno la scomparsa di Maurizio Costanzo, autore di “Se telefonando”, emblema del repertorio della cantante svizzera, la mosse ad apparire per la veglia o il funerale, a rilasciare due parole di cordoglio. Niente. L’importante è finire.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *