METTERE L’AUTISMO IN MOTO NON E’ LA SOLUZIONE

Non ci fossero di mezzo leggi, decreti e benedizioni governative, tutto quanto passerebbe senza clamori.

All’improvviso ci troviamo tra i piedi l’ennesima terapia miracolosa a favore delle persone autistiche, all’improvviso ci troviamo tra i piedi questa “Freestyle Motocross Therapy”, che i sostenitori traducono liberamente con “psicomotricità in motocicletta”, e all’improvviso la aggiungiamo all’infinita lista delle terapie che negli ultimi anni hanno ricevuto più o meno ingiustificato credito.

Niente per cui perdere il sonno, se non fosse che a invaghirsi dell’ultimo grido è il ministro per le disabilità in persona, Alessandra Locatelli, la quale a proposito delle motorette si dichiara testimone di “gioia, emozione, energia negli occhi di tanti bambini, ragazzi e delle loro famiglie”. E allora che fare?

Non è dato sapere quale sia stato il tortuoso o magari lineare percorso che ha promosso la psicomotricità in motoretta a terapia efficace e certificata, ma di fatto i 10hp diventano decreto e legge. Le due ruote fanno bene all’autismo e sono consigliatissime, per decreto, nero su bianco.

Potrebbe far sorridere la questione, se non fosse gravissima e inaccettabile, oltre che pericolosa. Tanto per dire, i genitori di lungo corso ne hanno viste di tutti i colori, hanno visto passare imbonitori di ogni forma e colore e ormai hanno capito che anche l’autismo è mercato. I genitori di lungo corso sanno benissimo che il punto nella fattispecie non è la terapia, ma l’interesse, il piacere, il benessere che i bambini, i ragazzi, le persone autistiche possono ricavare da qualsivoglia proposta.

Il problema sono i genitori di bambini che da poco hanno ricevuto la diagnosi, storditi e disorientati dal macigno che si è abbattuto sulle proprie vite e persi in un labirinto di terapie che come presto impareranno non portano ad alcuna via d’uscita. Genitori che comprensibilmente si aggrappano a tutto quello che passa loro sotto il naso, nella speranza di scorgere una luce, una soluzione, se non una impossibile grazia. Una guarigione…

Ci sono terapie utili ed efficaci certificate, ma non esiste la terapia universale nello spettro autistico e figuriamoci se possono esistere terapie settoriali che meritino un tale sigillo. Mancavano le motorette.

Un bambino, un ragazzo autistico potrà essere contento, sereno, felice di trascorrere un po’ del proprio tempo scarrozzato qua e là su una motocicletta e questo potrà magari agevolare relazioni e apprendimenti, ma per ogni persona autistica che gradisce, ce ne saranno tantissime che troveranno intollerabile l’esperienza, ne saranno anzi impauriti, terrorizzati, per l’imprevedibilità, per il rumore e per altri infiniti motivi evidenti o imperscrutabili.

Come al solito viene il sospetto che dietro ci siano conoscenze, ragioni di mercato, opportunità, oppure, volendo essere più clementi, ingenuità e ignoranza. Senza escludere la possibile connivenza, e si badi che avere l’imprimatur ufficiale non è un distinguo di poco conto: vuol dire poter contare su sovvenzioni e finanziamenti, negati magari a sedute riabilitative fondamentali e riconosciute dalla comunità scientifica, a favore dei rombi delle due ruote.

Iniziative come questa non aiutano nessuno, danno anzi l’idea di scarsa serietà e incompetenza. Si tagliano i fondi per la disabilità grave, siamo in alto mare nella questione degli insegnanti di sostegno, eppure noi ci trastulliamo con la psicomotricità in motocicletta, con tanto di ceralacca ministeriale.

Brum brum e via, si parte, ma per la tangente, anni luce lontani dal problema. Quello vero.

Un pensiero su “METTERE L’AUTISMO IN MOTO NON E’ LA SOLUZIONE

  1. Loredana dice:

    Confondere una terapia con una semplice attività che piacevole per il suo aspetto ludico risulta essere “terapeutica” tanto quanto fare altre cose, e’ una incompetenza incommensurabile. Ci si dovrebbe concentrare a svecchiare le terapie classiche oggi proposte nei servizi. Affronterò questo argomento in un libro che ho appena iniziato a scrivere e che diffonderò

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