MESSI-MBAPPE’, SETTE GOL IN DUE: IL TRIONFO DELL’EMIRO PADRONE

Messi e Mbappé segnano sette gol in una sera. Che cosa altro avreste voluto da una finale mondiale?

C’è stato tutto, di più, ancora di più, centocinque minuti, poi i supplementari, poi i calci di rigore, su tutto: il calcio che quando è recitato dai campioni diventa uno spettacolo vero anche se amaro per chi lo vive da sconfitto, all’ultimo tiro, all’ultima parata.

C’era una volta ItaliaGermaniaquattroatré, pronunciato senza respirare, ma Argentina-Francia è stata un’altra cosa, il romanzo della fantasia nel teatro orribile del Qatar, tra facce di bronzo e monete d’oro, la premiazione è stata più lunga della partita medesima, l’Infantino show è andato in scena come nelle migliori sagre di paese, il vero sultano era lui, manovrava le marionette, compresi Messi e Macron, godendo del proprio potere universale, esibito dinanzi all’emiro capo, il 41enne Tamim bin Hamad Al Thani, che ghignava non tanto per gli incassi che gli serviranno per acquistare qualche decina di panfili, ma per il pensiero che i due grandi attori della finale, il francese Mbappé e l’argentino Messi, sono i suoi giocattoli al Paris St Germain. E se qualcuno vorrà vedere il remake del Mondiale, con l’aggiunta di un Neymar per gradire, non dovrà fare altro che andare a Parigi, en tourisme.

Post scriptum: non appena la coppia Rimedio-Di Gennaro ha chiuso la telecronaca, Rai1 ha mandato in onda la “Bobo Tv”, però registrata, i quattro avventori, festanti goliardi, avevano preparato le due versioni, alla luce del giorno, mentre Doha si preparava alla notte. Il migliore pacco di Natale.

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