MA LA CAMPAGNA CONTRO I FEMMINICIDI DEVONO FARLA GLI UOMINI

“La Divisione Serie A Femminile Professionistica lancia #MAIPIÙ, la campagna permanente contro la violenza di genere”, così si legge sul sito della Federazione Italiana Gioco Calcio, sezione femminile.

“#MAIPIÙ è un monito contro la violenza di genere, un messaggio forte che vogliamo urlare partendo dagli stadi – ha dichiarato Federica Cappelletti, presidente della Divisione Serie A Femminile Professionistica -: osserveremo un minuto di silenzio in tutti i campi di gioco in memoria delle donne vittime di femminicidio e di tutte quelle violate nella loro integrità fisica, mentale e nella dignità umana. Dall’inizio dell’anno 79 donne hanno perso la vita, altre continuano a vivere nel terrore. Non vogliamo e non possiamo più stare alla finestra, è ora di fare squadra e pretendere maggiore attenzione su un tema che riguarda tutti noi. Ogni donna ha diritto alla vita e al rispetto”.

E così è stato a Torre Del Greco, prima della partita Pomigliano-Juventus.

Tutto giusto, tutto sacrosanto, tutto ineccepibile. Solo un dubbio: perché una simile iniziativa non è stata presa dalla federazione maschile? O anche dalla federazione maschile? Forse proprio dagli uomini e da un ambiente storicamente maschilista e machista il messaggio può avere ancora più forza.

Un messaggio lanciato da uomini a un pubblico molto più vasto e composto prevalentemente da uomini, con una semplice e lapalissiana evidenza: la violenza sulle donne e i femminicidi sono commessi da uomini. I calciatori di Serie A dovrebbero prendere l’iniziativa, la Federazione maschile dovrebbe, così avrebbe ancora più senso, una sorta di assunzione di responsabilità di parte: noi siamo uomini e lanciamo questo messaggio a tutti gli uomini. E così per tutte le partite, dalla prima all’ultima giornata.

Se si può dire poi, negli stadi approdano anche energumeni per i quali il rispetto nei confronti del gentil sesso non è proprio scontato, motivo in più per assumere l’iniziativa. Possibile non averci pensato?

Un’occasione persa, ma non è mai troppo tardi.

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