MA CHI SI CREDE D’ESSERE LA BIANCHINA DI MAURO CORONA

Berlinguer lancia la sfida. Dietro il cognome illustre si manifesta oggi Bianca, figlia del grande Enrico, nuova leader maxima di Rete 4 per volere e infatuazione del Berlusconi, non il padre, come nel caso dell’Enrico di cui sopra, ma Pier Silvio figlio che, dicono, abbia perso la testa per la giornalista strappata a Rai 3 dopo trentaquattro anni di militanza fedele.

Abbandonato il pugno chiuso, la Berlinguer ha aperto la mano ai denari del giovin signore che gli ha affidato una trasmissione in prima serata, consentendole di versare compensi anche ad ospiti che di e su Berlusconi padre avevano scaricato ogni tipo di deiezione, cito a caso Scanzi e De Gregorio.

Ora quel perfido di Antonio Ricci, mago del fuori onda anomalo, ha confezionato un pacco perfetto, rendendo pubblico uno sfogo rabbioso della BB contro i suoi giornalisti che avrebbero confezionato schifezze di servizi e che lei, dunque, si è stufata dell’andazzo, sono gli ultimi giorni, come quelli del condor che ha la stessa ultima consonante finale. Parlerà con un dirigente, si sa già di chi si tratti (l’infatuato PSB) e non è detto che non smammi, lei non il dirigente, ma chi può dirlo.

La chiamano Bianchina come l’automobile di Ugo Fantozzi, ma il diminutivo è una rilettura astuta di Gallina, come venne definita dall’ospite montanaro.

La domanda sorge spontanea: ma chi ti credi di essere, gentile signora? Una direttrice de che? Umili e disprezzi i tuoi cronisti come una padrona delle ferriere, eri forse abituata a comandare i compagni del tiggi3, usi ad obbedir tacendo, pensi di gestire i tuoi spazi come una festa dell’Unità che fu, al posto delle salamelle ti sei portata appresso l’elegante Corona Mauro che sembra, nell’aspetto, parente stretto di Lele Adani dopo una notte con Cassano e Ventola, dunque Corona docente della vita di montagna, di collina e di pianura, più esperto di Angela, anche qui padre e figlio.

Un avanspettacolo smascherato da Striscia che una ne pensa e cento ne combina, prevedo reazioni allergiche, fumo di complotto, la Meloni nascosta dietro le quinte, Scanzi&Concita pronti a firmare un manifesto, Fratoianni e Bonelli in prima linea contro il maltrattamento della professionalità di una eccelsa compagna.

Ma, forse, non accadrà nulla, nemmeno le scuse della BB nei confronti dei suoi inviatini maldestri o incapaci, questo le passa il convento Mediaset, mica i grandi reporter della Rai, non ci sarà alcun intervento del sindacato a tutela dei lavoratori offesi, nessuno sciopero della redazione, si procede su ascolti con percentuali da insulina. La trasmissione ha come titolo Prima di domani. Potrebbe essere una buona idea.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *