L’ITALIA RIMBAMBITA CHE SILVIO DEVE SOPPORTARE

Italiani, andatevene a casa. Quando emergono certi segnali, bisognerebbe trovare il coraggio e la dignità di ritirarsi a vita privata. Qui siamo di fronte a un evidente quadro di declino psicofisico, un processo degenerativo che non accenna ad arrestarsi. E allora basta, fermiamoci qui: quanto meno, curiamoci.

Con il garbo e il rispetto che sono le sue prerogative migliori, Berlusconi non vuole farci pesare la nostra condizione. Ma i sintomi sono i sintomi. Se non ci siamo più tanto con la testa, se sono caduti tutti i freni inibitori, bisognerà tirare le conclusioni.

Le ultime sono imbarazzanti. Allora. Berlusconi scrive su un foglio una serie di giudizi rivolti a dei senatori che stanno parlando, i fotografi rubano queste immagini, e gli italiani tutti a dire che ha insultato la Meloni. Fuori di testa. Pietosamente, senza farla pesare, Berlusconi oggi si premura di spiegare che “il mio vero giudizio sulla Meloni era su un altro foglio, ed era totalmente positivo”. Dunque, dobbiamo farcene una ragione: siamo una collettività di rincoglioniti.

L’altra. Sempre noi italiani – completamente andati – troviamo subito qualcosa da ridire apprendendo dalle agenzie che Berlusconi si è compiaciuto perchè al suo compleanno, 29 settembre, “Putin mi ha mandato bottiglie di Vodka e un biglietto molto carino, al quale io ho risposto con bottiglie di lambrusco e un biglietto altrettanto carino”. Altro clamore, altro baccano. E ancora una volta, pazientemente, lui che qualche ora dopo si vede obbligato al pietoso chiarimento: “Intendevo un compleanno di tanto tempo fa”.

Povero Silvio: ogni volta che parla c’è un popolo di rintronati ad ascoltarlo. Non capiscono un ciuffolo. Se avessimo una dignità, dovremmo tirare le conclusioni: chiuderla qui e levarci dai piedi. Lui sta lavorando per il suo Paese, non può più permettersi di stare dietro a dei suonati.

Un pensiero su “L’ITALIA RIMBAMBITA CHE SILVIO DEVE SOPPORTARE

  1. Cristina Dongiovanni dice:

    Beh devo dire che è un po’ strano che durante la campagna elettorale non l’abbia mai fatta “fuori dal vaso” ed ora continui a sbagliare la mira. Potrebbe veramente essere una tattica devastatrice per vendicarsi dei torti che sta subendo al gioco delle poltrone? Può essere, ma se non è ..che sarà mai? Proviamo a pensarci, l’unica altra ipotesi è il deperimento cognitivo. Una capacità cognitiva deprivata della razionalità sufficiente per non parlare di regali tra lui e Putin adesso, in questo momento? Mah, non ne sono così certa.

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