Dunque due voci e volti illustri del teatro della musica per “ccciovani” se ne stanno dicendo di ogni, nemmeno con accuse plateali, ma con quei pizzicotti che lasciano il segno e nascondono cose peggiori.
In breve: Cecchetto sostiene che Linus preferì andare con De Benedetti, allora patron “Repubblica”, nuovo padrone di radio Deejay, invece di seguirlo all’uscita, essendo stato lui, il Cecchetto, il socio fondatore della storica emittente numero 1 in Italia delle private. E aggiunge pure che il Linus era un suo “dipendente”.
Il dipendente gli ammolla un “fesso” tramite figlio dello stesso Cecchetto e qui sorge l’onore di un padre che chi tocca il figghiu miu…
Non si capisce bene che cosa stia accadendo ma ne parlano, la gente mormora, il paese è piccolo, le radio diffondono, Claudio Cecchetto è l’Indiana Jones delle emittenti e affini, resiste a numerosi tentativi di imitazione, conta diversi scolari divenuti maestri. Linus, che all’età di sessantasei anni potrebbe anche ripristinare la propria onomastica Pasquale Feliciano Di Molfetta, nato a Foligno da parenti di Puglia, se la spassa con Savino Nicola nell’unica trasmissione vera delle varie radio nazionali. Nonostante tutta questa roba qua, trovano il tempo e lo spazio per scendere sul marciapiede e dirsele ma, come scritto in avvio, invece di una telefonata con numerosi vaffa o di uno scontro davanti a una bottiglia di grappa e simili, hanno preferito i fogli cartacei che sono proprio il materiale che nulla ha a che fare con il loro mestiere. Ma sia sa dieci piani di morbidezza fanno comodo.