L’IMPERDONABILE CUTRONE, QUELLO CHE INSULTA I BALBUZIENTI

Cutrone Patrick in sei anni di duro lavoro sui campi di football ha realizzato ventidue gol. Visti i numeri, essendo lo stesso un attaccante, dovrebbe ritirarsi e magari dedicare le famose braccia all’agricoltura. In verità gioca indossando la maglia dell’Empoli e nell’ultima partita si è esibito in un insulto disgustoso rivolto a Cragno, portiere del Cagliari: “Pezzo di merda balbuziente”.

Come dicono quelli del football certe cose restano in campo, anzi ci sono state pure le scuse nello spogliatoio, la trance agonistica porta a tali esasperazioni. Così ci raccontano. Balle colossali, Cutrone è un pezzo di qualcosa, tipo elefante, perché ha offeso il disturbo di pronuncia di un altro calciatore, lo ha deriso, come se avesse dato dello sciancato a un avversario infortunato, ricorrendo al consueto linguaggio da trivio che non c’entra un fico con la foga dell’agone.

Ci sono due aspetti altrettanto gravi: il silenzio dell’Empoli e quello dell’Assocalciatori. Se Cutrone avesse insultato il colore della pelle di un calciatore sarebbe stato fatto oggetto di denunce, reazioni, dibattiti, invece si è limitato soltanto alle balbuzie, so’ ragazzi, cosa volete che importi.

Io continuo ad augurarmi una batosta di quelle vere, il bulletto deve pagare, preferirei con lavori socialmente utili, magari aiutare i pazienti di una casa di riposo e provvedere a confortare i ricoverati di un ospedale. Roba seria, mica la squalifica anche di quattro o cinque giornate, restando a vivere da privilegiato. Però, a pensarci bene, basta rileggere i numeri della sua carriera. Quella è davvero balbettante.

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