Gli antirazzisti sono trasaliti, sui giornali e in tv, così che l’Arsenal (“I Gunners”, i cannoni, li chiamano in Gran Bretagna) ha dovuto redigere un (ridicolo) comunicato di scuse: “Effettivamente la composizione della prima squadra non rappresenta la diversità esistente nella comunità che rappresentiamo”.
Già. Ho guardato attentamente la foto pubblicata sul sito del club londinese: è bianco anche l’allenatore maschio e per la verità di giocatrici un po’ meno bianche delle altre ce ne sono solo due su venti. Mi è venuto un atroce dubbio: possibile non ci sia una ragazza di colore, a Londra o in Inghilterra o nel mondo, che non sappia giocare così bene a pallone da meritarsi la maglia dell’Arsenal, almeno per questa stagione?
Poi, guardando attentamente la foto della rosa maschile dell’Arsenal, in cui i giocatori di colore sono 13, molti dei quali titolari, me n’è venuto un altro, di dubbio: e se effettivamente non ci fosse una giocatrice di colore così brava, quest’anno, da meritarsi la prima squadra dell’Arsenal (che l’anno scorso ne aveva qualcuna di più)? Non ai posteri, ma ai poster, l’ardua sentenza.
Ma erano tutte politicamente corrette? Voglio dire lgtbq anche li’c’e’ qualche lacuna?meditate gente è tutto paradossale mi vergogno di essere bianco vorrei la pelle nera come cantava Nino ferrer
Perché dove ho esagerato?
Mi piacerebbe utilizzare parte del discorso del sergente Hartman quello di full metal jacket ma sono buono…
Per la mia concezione della vita e in particolare dello sport, quello che conta è la meritocrazia! Non conta un emerito c@zzo il colore della pelle o la fede religiosa!
L’allenatore si sarebbe coperto di ridicolo (cosa che invece ha fatto la società con questo stupido comunicato), se avesse effettuato le sue scelte non in base alla bravura ma in base al colore della pelle.