L’APOSTROFO DEL LOLLO

Sembra di sparare sui tacchini, un gioco facile e crudele. Però pure lui, povero ragazzo: stesse un po’ più tranquillo, per evitare danni alla collettività, ma soprattutto a se stesso. Già nel cerchio magico della Meloni i ruoli familiari sono in crisi da tempo, tutto consiglierebbe un minimo di prudenza, toni bassi, persino un po’ di sano silenzio. Invece.

Invece niente. Non ce la fanno. Si agitano in continuazione. Una ne fanno e cento ne pensano. Non pago degli ottimi capolavori mesi assieme con la fermata del Frecciarossa per improrogabili impegni personali e con la famosa frase “i poveri spesso mangiano meglio”, il ministro Lollobrigida si conferma cintura nera di sfondoni con una nuova uscita pubblica.

Uno come lui, devoto alla causa familiare, non poteva certo lasciarsi sfuggire l’occasione imperdibile dei buoni dati sull’occupazione. Come un’aquila in picchiata, eccolo presentarsi trionfale sui social con un post memorabile (vedi foto allegata, che parla da sola). Evidentemente in crisi di euforia, il ministro dell’Agricoltura rinfaccia subito i dati a quelli tra noi che non si accodano al mito dei neo-meloniani al governo. Parole come pietre: “Un’altro colpo per chi continua a tifare contro l’Italia…”. Con l’apostrofo, tra un e altro. Sono tantissimi in Italia che lo mettono tra qual ed è, qual’è, diciamo che ormai sono una scuola di pensiero. Ma un’altro è veramente fuori gara, è alla portata di tutti, non lo sbagliano manco al Grande Fratello. Manco Briatore e Simona Ventura. Ma mai sottovalutare il talento di Lollo: lui è unico, arriva dove gli altri nemmeno si sognano. Non consola tantissimo sapere che non l’hanno messo ministro dell’Istruzione. Ma oltre che cognato resta pur sempre un ministro.

Prendiamo nota anche di questa e giriamo tutto ai biografi ufficiali, che un giorno scriveranno la storia di questo cinepanettone italiano. Tra gente che spara fesserie, errori grammaticali e proiettili a capodanno, siamo al Governo panettone.

Come dice Lollo, comunque i dati sull’occupazione sono un’altro colpo a chi tifa contro. In un certo senso è vero. Però è prima di tutto un’altro colpo, tremendo, alla squola dell’obbligo.

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