L’ALTA POLITICA DEI PESCI IN FACCIA

In una giornata che ha visto ben altre tragedie, in Italia e nel mondo, può sembrare persino irrispettoso commentare l’offesa di De Luca alla premier Meloni.

Ma, trattandosi del governatore della Campania, chi vive nella mia regione è particolarmente colpito dalle “intemperanze” di chi ci rappresenta. Il fatto è noto: conversando con i giornalisti, De Luca all’interno di Montecitorio, ha definito “str…” la Meloni, rea di averlo criticato per una cattiva gestione dei fondi europei e responsabile del mancato incontro tra rappresentanti del governo e sindaci del Sud, capeggiati da De Luca, a Roma per protestare contro l’autonomia differenziata. “vada a lavorare”, gli ha mandato a dire la premier. “Vada a lavorare lei, str…”, la risposta furibonda.

Presumo che tra qualche ora i difensori di De Luca chiariranno che si è trattato di un giudizio politico e non certo di un’offesa personale. Probabilmente la Meloni, secondo questa tesi, sarà politicamente str…a, ma come persona è una donna perbene. Forse, magari, chissà.

Noi comuni mortali non siamo in grado di comprendere se si sia trattato di un lapsus, più o meno freudiano, di un errore, o di una scelta precisa di alzare il livello dello scontro. Non possiamo intuire se c’è un messaggio nascosto e a chi è rivolto: la Schlein e il PD, gli alleati della Meloni, la magistratura o chissà chi?

Noi non possiamo fare altro che registrare l’ulteriore poco decoroso scadimento del livello dello scontro politico. In una giornata, guarda caso, in cui servirebbe ben altra visione.

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