L’ABOMINEVOLE CORAGGIO DI ABBANDONARE UN FIGLIO IN AUTOGRILL

In quel tratto di autostrada, l’area di servizio Calstorta sulla A4 in direzione di Trieste, di solito scaricano veicoli senza targa, rifiuti e animali di varie taglie. Se ne deve poi prendere carico il Comune di Cessalto, in provincia di Treviso, e le spese sono davvero un salasso per l’amministrazione. Le campagne di sensibilizzazione, gli spot, le multe salate infine, sono servite a poco per salvare i cani che vengono ancora, regolarmente lasciati – se va bene – in autogrill, altrimenti legati ai guardrail o sui cigli delle strade, con i rischi che ne conseguono. Passa un Tir, un bel Suv lanciato, e della povera bestia sull’asfalto resta la carcassa.

Ma un ragazzino, un 16enne straniero che non parla una parola di italiano, nella piazzola dove si fa benzina e si mangiano Camogli e rustichelle tra una Coca e un salto alla toilette, lì non ce lo avevano mai abbandonato. Lo ha trovato una pattuglia della Stradale, per poi affidarlo ai servizi sociali che poi lo hanno dirottato a una struttura protetta nel veneziano. Se ancora avessimo una vera scala di valori, sarebbe questa la vera storia dell’estate 2022.

La sconcertante vicenda risale a qualche settimana fa: in questo lasso di tempo, l’ex sindaco Luciano Franzin ha lavorato in concerto con la nuova giunta, i Carabinieri e le strutture locali per assicurare vitto, alloggio e uno straccio di futuro al ragazzino scaricato dai genitori, come lui stesso ha rivelato. Il che non gli ha impedito di supplicare chi lo sta aiutando, magari debitamente istruito dai genitori senz’anima, affinché gli venga trovato un lavoro perché possa “mandare soldi a casa”. Da Trainspotting al Libro Cuore nel 2022 è un attimo.

La giunta comunale di Cessalto ha deliberato la stanziamento di 18.000 euro per provvedere alle necessità del minore per un anno: 150 euro al giorno, secondo la legge sul mantenimento che prevede anche l’assistenza fino al compimento della maggiore età. “In Italia il welfare funziona”, spiega amaro il neo sindaco di Cessalto, Emanuele Crosato: “L’autostrada però è un’arma a doppio taglio: indispensabile per le imprese, il commercio, il turismo, diventa una discarica a cielo aperto nelle due aree di servizio che si trovano nel nostro territorio e questo comporta spese ingenti per l’amministrazione. Qui siamo di fronte a un caso umano, quindi siamo andati subito oltre la questione dei soldi”, per cui ora però dovranno intervenire Regione e Stato.

E’ stato individuato un mediatore di madrelingua per spiegare al ragazzo che, nonostante la sua buona volontà, sarà necessario seguire un iter preciso per inserirlo nel mondo del lavoro, dello studio – si presume – e nel tessuto sociale. Percorsi alternativi, nonostante gli sforzi delle istituzioni locali, al momento non sembrano esistere.

L’aiuto al ragazzo è diventato la priorità assoluta, non ha lasciato il tempo di riflettere sulla fredda, inaccettabile crudeltà di padre e madre. Sulla loro criminale incoscienza. Possiamo fermarci solo un attimo per auspicare severità intransigente, una pena esemplare nei confronti di genitori insani come questi, ma non ce n’è il tempo: viene prima l’impegno per garantire al loro sventurato figlio un futuro.

Dai drammi del marciapiede, della strada, degli autogrill, qualche volta nascono storie di vita esemplari, favole di riscatto impensabili per esseri umani o per animali lasciati naufraghi al loro destino. C’è chi non fa distinzione tra gli uni e gli altri nella spietata crudeltà dell’abbandono, ma c’è anche chi non fa distinzione tra uomini e cani quando si tratta di aiuto e soccorso: dimentichiamo i primi sino all’ora del giudizio che – prima o poi – arriverà, prima abbiamo il dovere di sostenere i secondi.

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