LA TERZA DOSE DIVERSA DI SUA VANITA’ CACCIARI

Ma che bravo, il professor Massimo Cacciari. Dopo aver sobillato le rivolte no-vax, senza risparmio dei più acrobatici sofismi, annuncia candido di aver fatto la terza dose del vaccino, come un italiano medio pecorone decerebrato, proprio come noi 85 per cento.

Forse percependo subito un minimo di contraddizione, ma proprio un minimo, il sommo si premura comunque di specificare quanto la sua terza dose sia diversa dalla nostra, di noi pecoroni decerebrati sempre pronti a sorbirci le menzogne del potere: “La legge è profondamente sbagliata e ingiusta. Ma il filosofo deve rispettarla comunque. Basta vedere Socrate”.

Alla faccia delle quisquilie. Ancora una volta, Sua Vanità Cacciari ci fa sapere quanto sia specifico e speciale il suo vaccino, niente a che vedere con il nostro, il suo è un vacchino sofferto, subìto, accettato come un mezzo martirio, ennesimo tributo alla ragione e ai valori intangibili che illuminano tutta la sua opera.

E peccato che. Peccato che gli ultimi a prenderla così siano proprio i suoi devoti, i pasdaran del no-vax, tanti di quelli che lui stesso ha mandato in piazza e ha convinto a resistere, anche solo indirettamente, con il suo solo atteggiamento e i suoi infastiditi interventi Tv (a proposito, prof: ma se andare in Tv le dà così noia, che ci va a fare?).

Proprio quel popolo di seguaci massimalisti adesso sta surriscaldando il web con i più pesanti insulti, uno tsunami di titoli tra i quali il meno irriferibile è “traditore”. Il tipo puramente sarcastico, trovandolo comicamente irresistibile, l’ha rinominato Booster Keaton.

Faccenda bella, faccenda brutta, faccenda deplorevole? Meglio che se la vedano tra loro, dato il livello. Conoscendolo, Cacciari non ha bisogno di avvocati difensori. Sa fare benissimo da solo. Qualcosa lascia pensare che anzi saprà sfruttare a dovere persino questo marasma online. Ancora una volta si siederà davanti allo specchio, si metterà un tocco di cipria, quindi si ripresenterà sulla scena, stavolta in una parte nuova, la parte che più gli dà libidine: la parte del genio incompreso, troppo intelligente per avere a che fare con questa insopportabile massa di cretini.

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