LA RABBIA DI SILVIO PER IL PRIMO NO A 86 ANNI

Purtroppo non so se questo messaggio arriverà mai a Berlusconi, ma io sento il dovere civico di inviarglielo. Lo vedo talmente in difficoltà, pieno di bile e di rancori, che qualcuno deve pur dargli una mano. Anche perchè mi sembra evidente: queste sue smodate reazioni sono chiaramente causate da una novità eccezionale e imprevedibile, nella sua lunga e movimentata vita. Qualcosa che mina alle fondamenta le sue certezze e i suoi ideali.

Fino ad oggi, e siamo all’86esimo anno, Silvio si è sempre circondato di gente monisillabica, persone che solitamente sposa, o manda in Parlamento, o entrambe le cose, comunque capaci al suo cospetto di pronunciare una sola parola: sì. Per la verità, qualche variazione s’è vista e sentita, del tipo certo, come no, verissimo, ha ragione, quant’è bravo lei. Ma sono solo declinazioni un po’ assortite della stessa postura e della stessa idea: sì.

Ecco allora il disagio e il malessere di queste ore: a 86 anni, il Cavaliere va a sbattere contro questa novità sconvolgente, del tutto fuori norma e sopra le righe. Inconcepibile, per la sua cultura delle relazioni umane. Come la pensa, davanti alla spaventosa novità, è inutile chiedercelo: l’ha scritto sugli appunti che i teleobiettivi carogna gli hanno carpito nell’aula del Senato, dove si è recato per non votare La Russa. “Supponente, prepotente, arrogante, offensiva. Con lei non si può andare d’accordo”. Queste le sue reazioni davanti all’aliena che a 86 anni si è trovato davanti, una creatura misteriosa e talmente pericolosa da scatenare il suo panico.

Ma è proprio in questi momenti di choc che Berlusconi va aiutato (e dire che di badanti ne ha un mezzo battaglione). Io faccio la mia parte, anche sapendo che magari lui non lo saprà mai. Ma non importa: ogni italiano dovrebbe sentire il dovere di farlo. E’ solo una spiegazione scientifica a quello che lui considera un fenomeno paranormale, capace di mandarlo fuori di testa: Silvio, tranquillo, è solo la Meloni, una che sa dire no.