Guardando in casa nostra, la sanità lombarda, pur tanto criticata recentemente, si conferma un’eccellenza. In Oncologia lo I.E.O. è al 12° posto, l’I.N.T. al 17° e l’Humanitas al 25°, con 11 ospedali italiani tra i primi 100. In Cardiologia troviamo il Monzino al 18° posto, il San Raffaele al 21°, il S. Orsola Malpighi di Bologna al 34° posto e complessivamente 8 strutture tra i primi 100. Anche in Cardiochirurgia il Monzino con la 20a posizione risulta l’eccellenza italiana, seguito al 22° posto dal S. Orsola-Malpighi, mentre più distaccato si colloca il San Raffaele al 48° posto. Ancora una struttura lombarda, il Besta, è la migliore struttura italiana sia per la Neurologia (11° posto), seguito dal Policlinico Gemelli (33°), che per la Neurochirurgia, dove raggiunge la 21° posizione, staccando gli Ospedali Riuniti Marche Nord di Pesaro, al 65° posto. Il Gemelli di Roma è la nostra eccellenza in Gastroenterologia, con l’ottavo posto, mentre ben figurano anche l’Humanitas di Rozzano (23a posizione) e l’A.O. di Padova (38°). Ben 7 reparti italiani sono tra i migliori 100 in Endocrinologia, dove spicca il San Raffaele al 16° posto, e le Molinette di Torino sono al 48° posto. Buoni risultati anche per gli ospedali specializzati. Il Rizzoli di Bologna è al quinto posto mondiale per l’Ortopedia, seguito in 25a posizione dal milanese Galeazzi, mentre in Pediatria il Bambino Gesù di Roma è in 12a posizione, il genovese Gaslini in 40a e il Buzzi di Milano è 43°. Infine, il Policlinico Gemelli (54°) è la migliore struttura per la Pneumologia, mentre in Urologia la A.O. di Padova si situa al 27° posto, seguita dalle Molinette al 49° posto.
Purtroppo colpisce, ma probabilmente non sorprende, il risultato assai peggiore che riguarda le strutture del Sud, a prescindere dalla metodologia di ricerca utilizzata. Il Pascale di Napoli è al 46° posto per l’Oncologia, la Federico II di Napoli è novantesima per l’Endocrinologia, il Moscati di Avellino è novantanovesimo per la Neurochirurgia. Nulla più: tra le prime cento strutture mondiali delle 11 discipline nessuna altra segnalazione per il nostro Mezzogiorno. Così, i governatori delle regioni meridionali non devono poi prendersela con i cittadini, se vanno a operarsi altrove…