LA PATETICA ZIZZANIA FRANCESE SU RONALDO

di TONY DAMASCELLI – Tutto previsto da Enrico IV di Navarra: Parigi val bene una messa. Nel caso di Cristiano Ronaldo si cambia la prima vocale e così Parigi val bene una mossa, si chiude la valigia a Torino e si riapre nella capitale di Francia.

Voci parigine, “France Football” in circolazione oggi, riferiscono di un malmostoso portoghese che sarebbe stanco del non gioco dei bianconeri, dei due scudetti non certo irresistibili come qualità e di una Champions League che lui aveva nella culla e gli hanno portato via le modestie torinesi.

Dunque, se non ci fosse stato il virus, a quest’ora Ronaldo avrebbe abbandonato la Mole per la Tour, con adeguato compenso. Il paese del calcio è piccolo e la gente mormora, tutto questo vociare arriva puntuale alla vigilia della partita che impegnerà venerdì la Juventus contro il Lione, va da sé che la zanzara maiala più che tigre di un Ronaldo depresso e con la voglia di emigrare potrebbe servire ad avvelenare l’aria nella casa bianconera dove già si respira a fatica.

Delle due l’una: o “France Football” ha le carte oltre ai sussurri o trattasi di sussurro maligno. Potrebbe darsi anche che entrambe le ipotesi abbiamo un valore, effettivamente Cristiano non sembra nelle sue giornate migliori, come umore intendo, ha seguito in tribuna, compatendo, l’ultima esibizione dei suoi sodali sconfitti dalla Roma, ha borbottato con Dybala chissà quali e quante cose, però.

Però c’è ancora un sospeso, c’è il ritorno con il Lione di Garcia che parte con il vantaggio di un gol e allora sta proprio a Ronaldo ribaltare il tutto, come seppe fare con l’Atletico di Madrid.

Poi si vedrà, poi si capirà, poi si faranno due conti, con gli arabi di Parigi e con Andrea Agnelli che non molla di un sospiro sogni e progetti euromondiali, sul campo e in azienda. E molti di questi dipendono, appunto, dal Cristiano di cui sopra. Mais oui.

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