LA NOTTE DI NAPOLI: SARA’ TIKTOK A FAR SCAPPARE OSIMHEN

Chissà cosa direbbe oggi Johann Wolfgang von Goethe vedendo Napoli dal punto di vista calcistico. De Laurentiis indagato per falso in bilancio; il tecnico Rudi Garcia che, in un mese, ha dilaniato nel gioco e nella mente la squadra; e Osimhen in guerra contro la società dopo il video ironico pubblicato su Tik Tok.

Forse più che “vedi Napoli e poi muori”, Goethe oggi oserebbe dire “vedi il Napoli e poi crepi”. Sì, dalle risate.

Tra una scorta massiccia di antiacidi e lo slogan “simm ‘e chiù fort” ormai morto e sepolto, la Napoli calcistica sembra sprofondata in un horror di Dario Argento. Con regia di Aurelio De Laurentiis, ovviamente.

Nessuno, in estate, si sarebbe immaginato un dopo-scudetto di questa portata. Si respira una forte tensione e tira un’aria talmente pesante che nemmeno la moka di Tommaso Starace sarebbe in grado di ripulire e profumare.

Ma se da una parte, con i disastri del Sergente Rudi Garcia e con l’accusa di falso in bilancio rimediata dallo zio Aurelio, rimaniamo in termini calcistici, dall’altra la vicenda legata a Victor Osimhen ha del ridicolo da qualunque versante la si guardi.

Ricapitolando: il nigeriano, domenica, sbaglia un rigore contro il Bologna e il Napoli torna a casa con uno striminzito 0-0, che apre le porte ad una mini-crisi con tanto di timido ultimatum a Garcia.

A seguire, sul profilo Tik Tok ufficiale del Napoli, viene pubblicato un video ironico che ha un semplice e preciso scopo: alleggerire il clima attorno al rigore sbagliato da Osimhen. Un contenuto che, poco dopo, è stato prontamente rimosso, ma che non è sfuggito ai tanti utenti social collegati h24 sulle varie piattaforme.

La voce si è sparsa e il video ha fatto il giro d’Italia in pochi minuti. Il giocatore pare non l’abbia presa bene, e – in preda alla reazione di un quattordicenne mollato dalla fidanzatina – ha cancellato quasi tutte le foto che lo ritraevano con la maglia del Napoli. Come se non bastasse, il suo procuratore – tale signor Calenda – ha definito “inaccettabile” il contenuto social, sostenendo che al suo assistito è stato creato un danno serissimo. Infine conclude con “Ci riserviamo la valutazione di intraprendere azioni legali ed ogni iniziativa utile a tutelare Victor”.

Azioni legali per un Tik Tok? L’udienza presso quale scuola materna si svolgerà? Comprendo che la burla non sia stata digerita (chi segue il Napoli sa che il social media manager è solito fare ironia su tutti), che a questo mondo prendersi sul serio vale molto di più che farsi una risata e lasciare scorrere, ma credo si stia fortemente esagerando.

Ed è quel tipo di esagerazione che nasconde un doppio fine, una strategia, un tentativo di alzare un bel polverone da cui trarre giovamento.

Non è un mistero che quest’estate Osimhen, dopo l’addio di Spalletti, avrebbe voluto lasciare il Napoli. Così come non è un mistero che, ad oggi, non si è ancora riusciti a trovare un accordo sul rinnovo. E che De Laurentiis abbia rifiutato una barca di soldi per liberare il nigeriano.

Hai visto mai che Calenda stia prendendo la palla al balzo per creare una spaccatura tale da gettare le basi per una fuga a gennaio.

Il nervosismo recente del giocatore, d’altronde, autorizza i cattivi pensieri.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *