INCONTENIBILE SANTANCHE’

Come impresa non è male: andare in Sicilia, proprio in Sicilia, Siracusa, Stati generali del cinema (mica la sagra del carciofo) e qui sparare lo sfondone dell’anno, in un anno e in un governo che pure vantano gente del calibro di Sangiuliano, lo scambista tra Londra e New York, ricapitolando, andare in Sicilia, la terra del Gattopardo, e fare la fenomena dicendo letteralmente così: “Il Gattopardo, capolavoro di Lucchini”. Manca solo che chieda di poterlo accarezzare, questo adorabile Gattopardo.

Lucchini? Ho cercato velocemente, ma in ambito cine come Lucchini mi risulta soltanto un attore francese, però con una “c” sola. Come Lucchini scorrono una ditta produttrice di materiali per le ferrovie, un’altra nel campo dell’idromeccanica, eccetera eccetera. Nessun regista. Dunque non può essere un lapsus, uno scambio di persone. Facilmente, è solo una colossale cavolata, tipo quando si fanno due chiacchiere semiserie al Twiga, o nei cinepanettoni, un vago richiamo alla vaga somiglianza tra Lucchini – il regista fantasma – e il nome di battesimo del vero regista del “Gattopardo”, che come sanno alla scuola materna è Luchino Visconti. Ma neanche Frassica, dai.

Magnifica Santanchè, ancora lei, sempre lei. L’incredibile ministra del turismo, incredibile perchè nessuno crederebbe mai che una sciura del suo calibro possa fare il ministro di qualcosa in un Paese qualunque, ancora e sempre lei. Vengono persino i sensi di colpa continuando a rinfacciarle di tutto, ma c’è da dire che lei fa di tutto per.

Chi glieli scrive i testi, Briatore di suo pugno? Via, non è umano arrivare agli Stati generali del cinema, proprio del cinema, per combinazione in Sicilia, proprio in Sicilia, e sparare una fesseria del genere su Visconti e sul Gattopardo. Allora vale tutto, la prossima volta vai a Firenze e fai la pavona elogiando la Divina Commedia del Manzoni.

Per non dimenticare: in questo Paese abbiamo riso molto, e ancora stiamo ridendo, per Toninelli che parlava del tunnel al Brennero. Le chiamiamo gaffes. Ops, cosa sarà mai. Il valore di un ministro non si misura da queste sciocchezze che possono capitare a tutti. E come no, su la mano chi non ha mai parlato in giro del tunnel sotto il Brennero e del Gattopardo di Lucchini. Non facciamola lunga. La statura del politico emerge in ben altri modi. Bisogna valutarla sull’insieme delle sue idee e del suo lavoro. Difatti, la Santanchè.

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