IN MEMORIA DEL DOTTOR COMODO, EROE CHE NON SARA’ MAI SANTO

Dissoluti, ribelli, bighelloni perdigiorno e libertini convertiti all’estremismo fino alla santità: ne è ricca la letteratura e lo sono anche le Scritture.

E’ la prima parte, a marchiare Giuseppe Comodo, relegandolo al ruolo di uomo semplice, terreno e irrisolto, perché della seconda ci sarà tempo… Anche se bisogna cominciare da subito a prendere atto delle testimonianze che lo beatificano in queste ore.

Giuseppe è morto di Covid. Il 68enne medico del 118 a Pontecagnano (Salerno) si spendeva nelle cure ai malati di Covid, rimbalzando tra una casa e l’altra, tra un letto e un altro: era uno strenuo sostenitore della necessità di fare medicina di base applicando terapie domiciliari ai positivi del virus.

E però. Di contro, era anche un fiero oppositore del green pass e severamente critico nei confronti dei vaccini, nonostante si fosse iniettato tutte le 3 dosi proprio allo scopo di poter continuare a esercitare la sua professione.

Ha scritto “fanpage.it” che il dottor Comodo aveva fatto anche la terza dose booster di vaccino, obtorto collo. Lui stesso aveva manifestato pubblicamente (su Facebook) i suoi dubbi non solo sul vaccino contro Sars-CoV2, ma anche su molte posizioni della comunità scientifica italiana circa i farmaci e le cure protocollari: “Vorrei che mi dessero una sola ragione al mondo per cui pensino che possa funzionare una terza dose dello stesso vaccino che non ha avuto alcun effetto con la prima e con la seconda dose”.

Quindi? Da che parte stanno ora vax e no vax? A fianco del missionario vaccinato che entra nelle case dei positivi o del ribelle che spara di là dalla barricata? E’ sempre e comunque una guerra di opinioni, di post, di fazioni, o c’è uno spazio, un tempo per riflettere e guardare dentro le nostre coscienze? Rimane per forza una questione di schieramento, o per una volta si può tacere di fronte all’incoerente tenacia di un uomo che ha ostinatamente perseguito il suo ideale, contestando il sistema eppure affrontandolo in trincea?

Oltre al più profondo rispetto, dedico a Giuseppe Comodo il mio silenzio, tenendo per me i pensieri, i dubbi da vaccinato, le domande che ci portiamo tutti appresso da due anni su tutte le cose che lui ha combattuto e che lo hanno accompagnato in un mondo altissimo, da cui guardarci con pietà e comprensione.

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