IL CAPO DEGLI SPAZZINI ASSICURA UN NATALE PULITO A ROMA: CERTO, COME NO

“Il Natale? Credo che anche quest’anno l’affronteremo come ogni anno, con i nostri dipendenti che danno il meglio sulla strada e aiutano la città a essere sempre più bella”. Parole di Alessandro Filippi, presidente dell’Azienda Municipale Ambiente, l’azienda incaricata di raccogliere i rifiuti a Roma, tra le altre cose.

L’affermazione è perentoria e fantasiosa. Ha il suo punto di forza inconsapevole in quel “anche quest’anno”, che vorrebbe essere rassicurante, ma per tutti quanti in realtà assume toni minacciosi. Perché va bene il Natale, i buoni sentimenti e la corsa ai regali, ma qui siamo in piena zona rimozione, forzata per giunta. Il presidente sta cercando di convincerci che la spazzatura a Roma non è poi questo gran problema. A maggior ragione a Natale: sia pure in aumento esponenziale, la spazzatura intendo, come ovunque, il netturbino romano non si sottrae e anzi ci metterebbe cuore e anima.

Non c’è festività che tenga, la città va tenuta pulita, “i dipendenti danno il meglio” ci dice Filippi, che parla anche di nuove assunzioni, di cambio generazionale, di 400 tonnellate di foglie raccolte, con una quantità di rifiuti raccattati mai raggiunta prima.

Eppure i dipendenti ci dicono anche altro, ad esempio questo: “Non puliremo le strade”. Perfetta convergenza di vedute, perfetta consonanza, come si vede. Il pomo della discordia sta nel bonus, apprendiamo, quel bonus che lo scorso anno ammontava a 400 euro in busta paga e quest’anno non si sa. Quel che si sa è che senza bonus i cinghiali andranno a nozze, quel che sembra di capire è che il bonus quest’anno potrebbe ammontare a 600 euro, cinghiale più cinghiale meno.

Sempre Filippi, in piena estasi luminaria, ci informa che “Natale arriva ogni anno, e ogni anno è ‘straordinario’”. Sempre meglio ribadire e sottolineare le certezze e anche noi quest’anno, come ogni anno, arriviamo al Natale con le nostre: Roma è sporca come sempre, l’azienda municipale è in affanno come al solito e il bonus maggiorato sarà servito sotto l’albero come ci si aspetta, con l’epidemia collettiva e il picco di assenteismo dietro l’angolo se così non fosse.

Negli ambienti dei cinghiali laziali ci si sta comunque organizzando, nel frattempo. Forse non andrà bene come sperato, ma Roma è generosa: bonus o non bonus, anche quest’anno il cenone è assicurato.

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