GIU’ LE MANI DA TOLKIEN, GRAZIE

Questa polemica su Tolkien ha veramente stancato. È mio, è tuo, è di tutti e grazie tante.

Prima Sangiuliano il ministro, a promuovere la mostra sull’autore che ha scritto “Lo hobbit” e “Il signore degli anelli” e altro ancora, poi Montanari il critico d’arte e altro ancora pure lui, e poi ancora Sangiuliano martire, pedante e ridicolo nel voler spiegare a tutti quello che è già chiaro e lampante, ma lui vuole ribadire, puntiglioso, che Tolkien è innanzitutto suo e poi di tutti gli altri, destri e mancini.

Si indispettisce se lo canzoni un po’, povero, ma Sangiuliano vuole spiegarcelo Tolkien, a tutti i costi, vuole che gli si riconosca la patente ecumenica. Vuole essere sicuro che tutti interpretino Tolkien come deve essere interpretato, cioè come dice lui, preoccupatissimo che qualcuno possa accusarlo di aver scelto Tolkien perché storicamente e arbitrariamente viene indicato come scrittore di destra e quindi di aver scelto Tolkien per ragioni politiche.

E qualcuno c’è effettivamente, non meno pedante e anzi, se possibile, pure più saccente e più antipatico: trattasi di Tomaso Montanari, critico d’arte, professore, rettore e piccola star nei programmi TV che contano.

Con l’accaparramento e l’etichettatura politica degli artisti si pensava di avere fatto il pieno negli anni settanta del secolo scorso e invece rieccoci qua, con l’esimio prof a ribadire che “Il signore degli anelli” ha “radici fasciste” (come dichiarato nell’intervista a “Piazzapulita” su “La7”), per via dell’anello del potere, per via “della minorità da catacomba che a un certo punto esce a riprendersi il potere”, per via del fatto “che i nemici siano degli orchi, dei mostri… quanto di peggio si potrebbe immaginare”.

Che retrogrado questo Tolkien, che infido questo “Signore degli anelli”, manco fosse il “Mein Kampf”.

Montanari è rimasto l’unico a vantarsi della parte più ottusa di quegli anni, pure importanti, mentre Sangiuliano vive in universi tutti suoi ed è convinto di averla inventata lui la cultura.

È convinto di potere spiegarci perché Tolkien può unire tutti, gli ecologisti, i sovranisti e tutto il mondo intorno. Lui prepara il compitino e poi lo vuole leggere da cima a fondo a tutti i costi, come è accaduto sabato 16 dicembre, ospite della trasmissione “Amici e Nemici” su Radio 24. Rigido, impettito e noncurante dei commenti che arrivano dallo studio e che confermano che è chiaro ed evidente a tutti quello che sta dicendo, Sangiuliano vuole comunque spiegare Tolkien a tutti noi che non lo abbiamo capito, che siamo prevenuti e un po’ ignoranti e che sicuramente lo consideriamo autore di parte.

Per Sangiuliano ogni cosa è illuminata, dopo che l’ha spiegata lui. E poi si risente se lo prendono in giro, ma un po’ di autocritica ogni tanto no?

Ad ogni modo, grazie Sangiuliano, grazie Montanari, ma rispediamo al mittente le vostre missive. Facciamo da soli, Tolkien ce lo leggiamo e ce lo godiamo come ci pare e piace, senza colori, senza bandiere e soprattutto senza il vostro ingombrante egocentrismo.

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