FINIAMOLA DI PARLAR MALE DEI RAGAZZI D’OGGI

In questi giorni ho visto in tv diverse interviste a ragazze e ragazzi, ascoltando quasi sempre banalità e, qualche volta, baggianate. A mio avviso, beninteso. Mi è venuto persino il dubbio che si trattasse di una scelta scientifica per fornire una rappresentazione negativa dei giovani.

Mi sono chiesto: che idea hanno gli adulti dei ragazzi d’oggi? Mi pare si confrontino due visioni prevalenti, entrambe estreme e fuorvianti. Da un lato gli adolescenti sono descritti come violenti pericolosi, attratti dall’alcol e dalle droghe, coinvolti in baby-gang o instupiditi dal mito dei soldi facili. L’altra versione descrive adolescenti depressi e asociali, fragili e in preda ai social o alla mania dei videogiochi. Per gli uni serve repressione per garantire sicurezza e ordine alla collettività, per gli altri è sempre più citato il ricorso all’assistenza psicologica per curare ciò che appare disturbato e disturbante, diverso dalle aspettative dei genitori.

Altra narrazione dominante, infine, è quella secondo cui, in modo pregiudiziale, la loro generazione è la più importante e tocca ai giovani il compito di salvare il mondo. Condannandoli così a un sicuro fallimento.

Per fortuna, credo che lo cose non stiano esattamente così. C’è altro. Ma quella parte di ragazzi che lavorano in silenzio, capaci di interrogarsi su se stessi e il mondo, non fa notizia. E quindi è praticamente invisibile. A me sembra che invece esistano pure gli adolescenti con il piglio ideale proprio della loro età, magari un po’ ingenui, ma capaci di studiare e fare sacrifici, determinati a rendere appassionata la propria vita, vitali nell’impegno nello sport, nella musica o nel teatro.

Ma non sarà che noi adulti non li vediamo solo perché ne siamo un pochino invidiosi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *