Dentro le uova di pasqua di Dolci Preziosi c’era una sorpresa velenosa, un’altra farlocca opera di carità in cambio di milioni uno virgola due per sé, mentre l’azienda avrebbe versato ai Bambini delle Fate la sontuosa somma di euro 35 mila, forse perché, per l’appunto, credono ancora alle fiabe.
Ora si attendono nuovi atti di pentimento pubblico ed eventuale restituzione del dovuto però incassato. Probabilmente la signora di Cremona cambierà look, come da perfida segnalazione social svestirà il pulloverino in cachemire da 2300 euro, il viso non avrà quel leggero tocco Dior da 120 euro, al polso via quel braccialetto in oro bianco da 57mila euro, dovrebbe inoltre liberarsi dell’anellume che porta al medio e all’indice della mano sinistra, magari evitando anche lo smalto sulle unghie, così sarebbe davvero una qualunque come sta tentando di apparire e non di essere, travestita da se stessa, accompagnata dal baldo cantante e seguita dal milione di fedelissimi che sicuramente mostrano nel loro tinello di casa sia il pandoro, sia l’uovo pasquale, cimeli storici al grido “Per carità!”.
Sia chiaro, nessun moralismo da juke box a gettone, ma almeno, per favore, non l’uso dei bambini malati per combinare affari, non la lacrima sul viso che con Bobby Solo serviva all’acchiappo, ma che stavolta ha acchiappato i fessi e ancora ne acciufferà. Basta avere fede. Anzi Fedez.