E’ SEMPRE PIU’ DIFFICILE ESSERE RINGHIO GATTUSO

Ne ha di pensieri per la testa, “per la capa”, Rino Gattuso. Non bastassero le difficoltà dell’Olympique Marsiglia che allena, arrivano da casa sua in Calabria in questi giorni le notizie sono decisamente più gravi e inquietanti. Iniziamo da qui: due persone sono state arrestate con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso, perché avrebbero chiesto il pizzo a Francesco e Ida Gattuso (papà e sorella di Rino). Da quanto è emerso, l’ex Ringhio del Milan avrebbe pagato poche migliaia di euro – attraverso un suo emissario – per far finire l’estorsione. Gli arrestati sono ritenuti vicini alle cosche di ‘ndrangheta che operano nella città dell’Alto Ionio Cosentino e accusati di essere il mandante e l’esecutore materiale delle intimidazioni.

Secondo quanto emerso dall’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica e dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, sarebbero quindi i responsabili degli incendi dolosi di due macchine di Ida Gattuso, avvenuti a Corigliano Rossano il 17 ottobre e il 15 dicembre scorsi, e del danneggiamento dell’abitazione della donna, pure dato alle fiamme. Lo scopo degli incendi sarebbe stato quello di intimidire la famiglia e ottenere il pagamento di 3mila euro per evitare “problemi” riguardo a un finanziamento di 80mila, euro ottenuto da Francesco Gattuso per la realizzazione di un impianto fotovoltaico nella zona.

Il “Corriere della sera” ha pubblicato anche alcune intercettazioni in cui la sorella di Rino Gattuso parla di quanto successo. Tra gli altri, il passaggio più inquietante nel dialogo con un’amica «Ho detto a mio padre e mio fratello di aver messo a repentaglio la mia vita… Io non ce la faccio più. Non vivo più né io né i miei figli». Dalle ricostruzioni è emerso che la donna dopo i primi atti intimidatori non capiva perché fossero rivolti a lei e ha pensato fossero dovuti al fatto che la sua famiglia, grazie a Rino, è molto conosciuta. Il suo ex compagno, poi, le avrebbe parlato del finanziamento del padre per l’impianto fotovoltaico e della richiesta del pizzo. E così a un certo punto Ida Gattuso, temendo per i suoi figli, ha deciso di andare dai carabinieri a denunciare. Le indagini sono partite così.
Anche sul fronte calcistico le acque sono agitate non poco: dopo l’ultima sconfitta contro il Lione in Ligue 1, l’OM è scivolato all’ottavo posto, a 7 punti dal podio (l’obiettivo dichiarato dalla società). La posizione di Gattuso si è fatta pesante, i tifosi ne richiedono la testa, gli hashtag #gattusoout si sprecano e il nostro Rino ha risposto convocando dirigenti e squadra per un faccia a faccia cruento: “Se sono io il problema, ditemelo!”, il titolo dell’incontro… Il presidente Pablo Longoria sembra stare dalla parte e al fianco di Gattuso, meno certezze circa lo spogliatoio e in particolare il direttore sportivo Stephane Tessier.
Non contento, Gattuso si è accordato con la dirigenza per un altro incontro faccia a faccia: quello con gli ultras, non esattamente un manipolo docile e tollerante. Ecco perché il confronto tra il suo staff e una trentina di tifosi, si è svolto addirittura nel refettorio del palazzo amministrativo della “Commanderie”. I toni si sono alzati solo nel finale, quando i leader ultrà hanno avvertito che questo sarebbe stato l’ultimo incontro tranquillo se i giocatori non avessero reagito. Gattuso «ha spiegato di essere dispiaciuto che il suo messaggio e le sue idee richiedano un po’ di tempo per essere attuate». Il tecnico ha insistito anche sull’importanza di mantenere la speranza e l’ambizione di assicurarsi un posto tra le prime 4 e ha confessato che «questo incontro avrebbe dovuto svolgersi prima».
È il momento di resettare alcune cose nella sua vita, per Ringhio. Capire se continuare in una carriera, quella di allenatore, che gli sta riservando solo collera e frustrazioni (ma la testa è dura e non si arrenderà), oltre a sistemare questioni delicate che toccano i suoi affetti più cari. Ne ha molti di difetti, Rino Gattuso, come uomo e come allenatore, ma li affronta sempre tutti nell’unico modo che conosce: mettendoci la faccia.

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