DJOKOVIC A ROMA: MALAGO’-VEZZALI 6-0, 6-0

Non ci sarebbe neanche bisogno di rimarcarlo, eppure è una sacrosanta necessità. Non ci dovrebbe essere neanche discussione, per quello che abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo, eppure certe “madamine” di palazzo hanno probabilmente non solo tra le mani il manuale Cencelli, ma anche quello del Marchese del Grillo, di cui è inutile rammenti il claim entrato nella storia: «Io sono io e voi non siete un … ».

Valentina Vezzali vs Giovanni Malagò. La politica di palazzo contro la politica sportiva: se fosse per me Coni forever, pur sapendo che tutto è perfettibile, anche presso il Palazzo H.

Ma andiamo al punto: è giusto che Djokovic partecipi ai prossimi Internazionali di tennis a Roma? Per la Vezzali grandi aperture, per il numero uno del Coni un secco no. Un secco no ben spiegato: «Perché ammesso e non concesso che uno si faccia la doccia in un camper, che mangi e dorma da solo e in situazioni di fortuna, è il messaggio che è sbagliatissimo». Così Malagò intervenuto al programma “Agorà” su Rai 3, e riferendosi alla recente apertura del governo – tramite la Vezzali – a dare il benvenuto al campione di tennis privo di vaccino per gli Internazionali di maggio, purché non entri in contatto con ambienti pubblici.

«Il punto centrale – argomenta il numero uno dello sport Malagò – è che bisognerà vedere cosa succederà da qui a maggio, e io spero che la situazione sia migliore e ci sia possibilità non solo di vedere Djokovic, ma anche di tornare a fare attività sportiva. Ma io ricevo decine di mail ogni giorno di mamme e di papà imbufaliti perché i figli che non hanno il greenpass non possono fare sport. Spiegatemi perché invece un campione nella stessa condizione lo può fare».

Non bisognerebbe neanche parlarne: ma con la Vezzali, evidentemente, spiegarlo è una necessità.

 

 

 

 

 

 

 

 

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