DICIAMOLO: AMADEUS HA ROTTO L’ANIMA

La nazione ha altre emergenze e altre priorità, però anche questo Amadeus che sbuca nel Tg1 per dare i suoi annunci su Sanremo, per lanciare Sanremo, per promuovere Sanremo, sinceramente ha sfondato ogni limite dell’umana sopportazione. Evidentemente in Rai non bastano gli spot promozionali a partire dall’autunno. Ormai siamo alla centralità di Amadeus anche nel Tg più importante e paludato del palinsesto. E va bene che questo stesso Tg1 ormai è diventato un’arma di distrazione di massa, problemi compressi e nascosti, spazi aperti a nani e ballerine. La linea è questa, l’abbiamo capita, non è neppure tanto nuova, è la solita di ogni potere, basta angosce e via libera alle amenità, così l’elettorato non si incupisce e diventa più ottimista, ma tu guarda quant’è bello il mondo là fuori, ebbasta con le notizie brutte, abbiamo tutti bisogno di un po’ di leggerezza, sì, persino nei Tg, anzi soprattutto nei Tg.

Va bene tutto, va bene il servizio pubblico ridotto a Gardaland, ma questo Amadeus così invadente e onnipresente è diventato oggettivamente una immane rottura di scatole, persino ammettendo che la Rai ormai si aggrappi disperatamente ai risultati del Festival come un sub all’ultima bombola. Sì, Sanremo è questione di sopravvivenza, visti i disastrosi risultati degli ascolti. Ma un limite c’è sempre. Un limite all’invadenza – di Amadeus – e un limite alla pazienza – nostra-.

Ovviamente non si tratta di giudicare Amadeus. Con tutti gli scappati di casa che la Rai propone quotidianamente, Amadeus non è certo da buttare via. Ma non è una questione di qualità: è una questione di quantità. Di dosaggi. A una certa ora, picco di share, la conduttrice toglie il disturbo e puntualmente introduce il bravo presentatore che deve fare un annuncio: faremo questo, arriverà quell’altro, con tanto di geniale calembour “SANREMO SI AMA”, ama voce del verbo amare e ama come Amadeus, neanche a farlo apposta, santo cielo com’è venuta bene questa.

Velo pietoso poi sul teatrino con Fiorello, genere Casa Vianello, basta non vengo più, quell’uomo mi fa paura, mi preme, mi ossessiona, ancora una volta e basta, stavolta è proprio l’ultima. E’ da anni che assistiamo all’ultimissima volta a Sanremo di Fiorello. Il tiraemolla, il dentrofuori, la simpatica gag può essere divertente una volta. Anche la seconda. Adesso però ha proprio saturato, per pietà, fatevi Sanremo a vita e non se ne parli più, però provate a inventarvi qualcosa di nuovo.

In tutto questo, già l’hanno buttata lì: finito questo Sanremo, Amadeus potrebbe subito prepararsi e prepararci a quello dell’anno prossimo. Sarebbe la sesta volta. Ovviamente lo annuncerà in prima serata, in pieno Tg1. Quello ormai è il suo domicilio ufficiale. Appuntamento fisso, al quale non possiamo mancare. Come il 730, stessa simpatia. Enjoy.

2 pensieri su “DICIAMOLO: AMADEUS HA ROTTO L’ANIMA

  1. Cristina Dongiovanni dice:

    Eh, si, veramente esausta personalmente. E comunque Gatti, Gardaland ha un senso a confronto, soprattutto per i bambini. Ma chi siamo noi ormai se non persone alte che cercano lo zucchero filato in ogni angolo?

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